Luigi Boille si trasferisce, in giovane età a Roma dove, nel 1949 si diploma all'Accademia di Belle Arti, laureandosi l'anno successivo in Architettura.
Nello stesso anno si trasferisce a Parigi, qui le prime mostre avvengono tra il '54 e il '55 presso la Galleria Facchetti e Durand.

Si afferma nel gruppo Jeune Ecole de Paris, esponendo poi in Italia nelle gallerie di Carlo Cardazzo a Roma e a Milano.

Nel '58 Michel Tapié lo inserisce nell'equipe della Galleria Stadler e in numerose manifestazioni internazionali come L'International Festival Osaka – Tokyo con il gruppo Gutai.

Nel 1954 rappresenta l'Italia con Fontana, Capogrossi e Castellani al Guggeneheim International Award di New York.
Espone alla Biennale di Venezia nel 1966 trasferendosi poi a Roma.

Numerosissime da quel momento in poi sue mostre in spazi privati e pubblici in Italia e nel mondo.

Quei frammenti di segno-colore, preminentemente definiti da Rosalba Zuccaro nel testo in catalogo, paiono dettare una ideala metrica di differenti mutamenti d'umore, di fluttuazioni di pensiero, ma anche squarci nella quiete della distinta monotonia monocromatica.

Fissate solo nelle estremità superiori, le carte di Boille, tendono a fare propri i minimi moti d'aria, resi tali dal passaggio dei visitatori, quasi avessero la necessità di respirare mettendo in atto piccoli divertimenti fra sé e le occasionali presenze.

A tal punto meglio si comprendono gli squarci frastagliati di Boille, messi sulla carta con elegante decisione affinché rimangano, se pur nella loro indefinita struttura, fondamento di un'idea, o origine di un progetto, o semplicemente il ricordo di una irrefrenabile smania gestuale.

Luigi Boille – "Contrappunti pittorici" (gesti segni tensioni)
Milano – Spaziotemporaneo, via Solferino 56
Fino al 10 gennaio 2015
Orario: da martedì a sabato 16,30-19,30