Legnano – Torna, con la seconda edizione, “Le Stanze dell’Arte al Castello”, un progetto espositivo che ritrova casa negli ambienti della Pinacoteca del Castello. Un percorso dedicato al tema del paesaggio, argomento da sempre centrale nella storia dell’arte e oggi più che mai attuale per la sua capacità di interrogare il rapporto tra l’uomo e il suo ambiente.

La mostra propone un itinerario attraverso linguaggi visivi diversi, riunendo artisti che hanno scelto di confrontarsi con il paesaggio nelle sue molteplici declinazioni: dalle vedute naturali alla rappresentazione delle architetture, dalle atmosfere intime ai frammenti di vita quotidiana che ognuno riconosce come parte della propria esperienza. Tra gli autori presenti compaiono Silvia Gabardi, Valerio Eugenio Brambilla, Paola Mazza, Adriana Vittuoni, Roberto Trucco, Pozzi Maria, Nichele Sergio Carlo, Renata Ghiazza e Calogero Vaccaro, ciascuno portatore di uno sguardo personale e di una sensibilità distinta.

Ogni stanza del Castello è stata trasformata in un ambiente autonomo, capace di raccontare una narrazione visiva differente. Le opere non si limitano a rappresentare un luogo, ma invitano a esplorare le emozioni che esso evoca, il modo in cui viene percepito e reinterpretato dalle esperienze individuali. Il percorso diviene così un dialogo continuo tra osservatore e paesaggio, tra interiorità e mondo esterno, tra memoria e immaginazione. Il visitatore viene guidato progressivamente attraverso quadri, installazioni e composizioni che suggeriscono una riflessione ampia su come lo spazio, naturale o urbano, influenzi la vita degli individui.

L’Amministrazione comunale, promotrice dell’iniziativa, sottolinea l’importanza culturale del progetto, concepito come strumento per valorizzare il territorio e favorire una maggiore consapevolezza del patrimonio locale.

In un momento storico in cui il rapporto con il paesaggio assume significati profondi, legati alla necessità di tutela, riconoscimento e responsabilità ambientale, la mostra diventa occasione di riflessione collettiva. Attraverso le opere esposte, il visitatore può interrogarsi sulla relazione tra spazi vissuti e identità personale, osservando come gli artisti reinterpretino luoghi reali o interiori con sensibilità differenti. Il paesaggio si rivela dunque non solo un soggetto artistico, ma un contenitore di storie, memorie e prospettive che cambiano nel tempo e nello sguardo.

La rassegna è visitabile sino l’8 dicembre. L’ingresso è libero, con apertura nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.