Passeggiando per le vie del centroPasseggiando per le vie del centro

Franchezza familiare – Con un sorriso cordiale, Ettore Ceriani ci spalanca le porte della storica sede della Famiglia Bustocca in Via Fratelli d'Italia al civico 7, in pieno centro città. C'è una schietta fierezza e un sincero amor di patria – doti, a dir la verità, non facilmente rintracciabili ad oggi – quando Ceriani ci parla di alcuni illustri concittadini, da ricordare, come Este Milani e da incontrare, come don Alberto Rocca, dottore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. "Molte sono le iniziative della nostra Associazione – spiega Ceriani – tra cui stagioni concertistiche Milanesi, esposizioni, visite a città d'arte, proposte ai nostri soci e a chiunque condivida interessi e curiosità culturali. Proprio con la Famiglia Bustocca abbiamo avuto l'onore e il privilegio di visitare la monumentale Sala Federiciana, l'originaria sala di lettura della Biblioteca Ambrosiana, realizzata all'inizio del Seicento. Una solenne "cattedrale del sapere", della storia e dell'arte, aperta alla consultazione di pochi studiosi provenienti da tutto il mondo".

Questione di legami – C'è poi da aggiungere che fra le gemme più preziose del sodalizio bustese ci sono le pregevoli pubblicazioni, fra cui l'ormai celebre Almanacco, di cui è in preparazione il numero per il 2009, dove certo non mancherà un intervento sul noto "Evangeliario di Busto (sec. IX)" al centro di una recente giornata di studi ospitata presso Palazzo Marliani Cicogna. "Proprio l'anno scorso, continua Ettore Ceriani, abbiamo pubblicato il volume "Memoriae. Poesie giovanili 1941-1946", per ricordare Este Milani. Una pubblicazione uscita in 600 copie già esaurite".

Di anno in anno – L'annata 2008 dell'Almanacco, invece,

Almanacco 2008Almanacco 2008

si apre con un intenso contributo di Gilberto Squizzato, "La città del disincanto" che in chiusura, domanda francamente al lettore: "Vi lascio una domanda: perché i bustocchi che dicono di amare così tanto la propria bustocchità amano così poco la propria città?". Di seguito l'interessante contributo di Raffaele Malerba porta a conoscenza dei lettori "Una rara edizione della Divina Commedia e le sue incisioni inedite di Giuseppe Bossi", vero prim'attore della cultura lombarda, bustocco d.o.c., sodale di Foscolo e Parini e riportato agli onori della cronaca dalla recente esposizione all'Accademia di Brera. Lo studio di Franco Bertolli ci restituisce un affondo su "La mano laboriosa del canonico curato Cortellari, cancelliere per cinquant'anni (dal 1774 al 1824). "La sezione finale dell'Almanacco, intitolata ‘Bianco e nero' – ci spiega Ceriani – racconta gli avvenimenti dell'anno appena trascorso. In questo modo la cronaca diventa storia".

"Pace" di A. Tosi"Pace" di A. Tosi

È che c'è bisogno di professionalità – Fare cultura oggi, si sa, non è certo semplice. Ma attraverso il sito – e contro i soliti clichè masticati dai "disfattisti di professione – cerchiamo di documentare iniziative, libri e riviste culturali, certi che i buoni frutti non faticano a farsi notare. E c'è da aggiungere che la Famiglia Bustocca non produce solo tesori per bibliofili. Tra le iniziative rimaste nella memoria dei concittadini, Ceriani cita il catalogo dell'importante mostra del 2001 dedicata a Enrico Richino Castiglioni (Busto Arsizio, 1914 – 2000) grande architetto, pittore e scultore. "Nel campo più strettamente concernente la pittura – prosegue Ceriani – presso le Civiche Raccolte è conservato, in deposito dall'associazione "Famiglia Bustocca", "Pace", un dipinto di vasto respiro di A. Tosi. È un'ulteriore testimonianza del forte radicamento e della significativa presenza in città del sodalizio culturale". Col trascorrere del tempo, il discorso con il Regiù si fa incalzante: "Quanto sia ricca la nostra provincia di testimonianze artistiche non sempre a tutti note, é palese. Quanto sia ricca di storia e interessante da un punto di vista paesaggistico la nostra terra, incuneata strategicamente tra Canton Ticino, Milano, Como e Novara, è evidente. Quanto sia problematico comunicarlo è noto ad entrambi. Ma sono sicuro – chiude Ceriani, con un sorriso – che ne riparleremo".