MilanoUn omaggio sentito e commosso quello che la Provincia di Milano ha dedicato allo scultore Floriano Bodini, scomparso proprio un anno fa, il 2 luglio 2005. Nostalgia e rimpianto colmano i cuori di chi l’ha conosciuto, ammirato e stimato, di chi non ha mai smesso di guardare alle sue opere con sempre crescente sorpresa e meraviglia.

 

Ed allo stesso tempo tanta gratitudine nasce in coloro che hanno avuto la fortuna di ‘averlo’ come maestro e come amico. Il suo stile inconfondibile, tanto originale quanto imperniato nel solco della tradizione, lo ha condotto ovunque, ma le sue radici, mai rinnegate, lo hanno sempre tenuto ben saldo al suo territorio, dialogando con le istituzioni per costruire ponti di collaborazione e di comunicazione importanti per la formazione dei giovani artisti. Da qui il suo legame con Gemonio, la città in cui nasce nel 1933, e con Milano, quella in cui muore.

Con una mostra a cura di Raffaele De Grada e Claudio Rizzi allestita nel chiostro di Palazzo Isimbardi
, Milano ha voluto ricordare dunque un artista straordinario ed un grande uomo. Nata dalla collaborazione con l’Associazione Ad Acta, la Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Milano, il Museo Civico ‘Floriano Bodini’ ed il Comune di Gemonio, la rassegna propone venti sculture in bronzo per ripercorrere l’esperienza di Bodini e per riflettere ancora una volta sui valori morali e culturali che hanno nutrito tutto il suo iter artistico.

 

Con Virginio GussoniDalla formazione all’Accademia di Belle Arti di Brera come allievo di Francesco Messina al suo esordio nella Galleria Amici delle Arti a Gallarate nel 1958 con presentazione di Giuseppe Guerreschi; dalla docenza prima a Brera , poi a Carrara ed infine al Politecnico di Darmstadt, in Germania, alla partecipazione su invito alla Biennale di Venezia del ’62 e dell’82, alla Quadriennale di Roma del ’65 e del’72 ed alle maggiori rassegne istituzionali ed infine alla creazione di straordinari monumenti civici e religiosi a Brindisi, Carrara, Hannover, Milano, Varese, Rho, Città del Vaticano, Roma e Loreto, per citare alcune sedi rappresentative.
Nel 1968 a Milano la Galleria Gian Ferrari dedica una mostra all’opera ‘Ritratto di un Papa’, ora conservata nei Musei Vaticani. Immediatamente i suoi ritratti e le sue interpretazioni di Papa Paolo VI diventano celebri. E nel 2000 si completa e si inaugura a Gemonio il Museo Civico Floriano Bodini a cura del Comune di Gemonio, della Provincia di Varese, della Comunità Montana della Valcuvia con intervento della Regione Lombardia.

 

Wilhelm GrimmQui i visitatori possono ammirare le raccolte donate dallo stesso artista dedicate al Realismo Esistenziale, alla grafica nazionale ed internazionale, alla piccola scultura dell’Ottocento ed al ritratto del Novecento. Infine di Bodini non si contano i Premi nazionali ed internazionali conferiti per la sua Scultura, considerata un esempio per l’arte del XX secolo.

Ed oggi ci manca. Manca ai suoi allievi, ai suoi amici ed ai suoi fedeli collezionisti che per l’occasione hanno prestato alla Provincia di Milano le loro opere più preziose. E manca alle sue sculture diventate d’un tratto tristi e mute, orfane del loro geniale creatore e destinate, quasi vittime di un terribile incantesimo, a rimanere tali per l’eternità a testimonianza di talento, intuizione, intelligenza e stile unici.

Camminando nel chiostro di Palazzo Isimbardi chiunque può ammirare la forza e l’energia di cui sono intessute le composizioni scultoree presenti, ma sembra ormai impossibile respirarne la vita, che solo il tocco passionale e devoto di ‘quella’ mano e di ‘quello’ sguardo attento ed amorevole sapeva elargire loro, rendendole magicamente più vere, vive, reali./

Floriano Bodini: un omaggio 
fino al 22 luglio
Milano
Palazzo Isimbardi, Corso Manforte 35
a cura di Claudio Rizzi
ingresso liberolun-sab 10-13 – 14-19catalogo Nicolini Editore
inf. 02/77406315