Lodi – Di impianto inequivocabilmente politico “Paperwork”, a cura di Gabriella Rebello Kolandra, la mostra in corso a Platea/Palazzo Galeano, propone opere dell’artista attivista bielorussa Ulyana Nevzorova prendendo avvio dall’ondata di protesta senza precedenti, a seguito delle controverse elezioni di Aleksandr Lukashenko per il settimo mandato consecutivo ottenuto con violenti metodi repressivi.

Il lavoro di Ulyana Nevzorova (Minsk 2001, dal 2021 vive e lavora ad Amburgo) parte dal valore di memoria collettiva, ma anche di democrazia come possibilità di disobbedienza nel momento in cui i capisaldi che la determinano vengono minati da derive dittatoriali.

Tra i lavori presenti in mostra scorre un video girato dall’artista a Minsk nell’estate del 2020 dal titolo “100 days of protest”, testimonianza di marce e raduni dove i manifestanti utilizzano il canto come elemento di dissenso.

A rendere evidente l’idea di rifiuto compaiono schede elettorali piegate a fisarmonica quale ulteriore gesto di disobbedienza nei confronti di votazioni farsa.

La carta come condizione di fragilità, ma anche come spazio dove scrivere testimonianze, rifiuti o consensi.

Alterandone la superficie l’artista testimonia allo stesso tempo possibilità di distorsione ma anche momento di rifiuto nei confronti di chi vorrebbe imporvi segni che favorirebbero privilegi personali a scapito di una intera comunità.

Ulyana Nevzorova -“Paperwork” Lodi – Platea/Palazzo Galeano, Corso Umberto 1. Fino al 24 agosto. Orari: lunedì-venerdì 9-12.30/14.30-19.30.

Mauro Bianchini