Un'immagine della conferenzaUn'immagine della conferenza

Tavola rotonda – Un incontro che ha messo in luce la personalità artistica di Flaminio Bertoni. Sabato scorso nella sede del museo a lui dedicato si è svolta la prima tavola rotonda a proposito del designer stesso e del ruolo che ha assunto il suo lavoro nella contemporaneità artistica. A dare il via all'incontro la responsabile dello spazio espositivo Erika La Rosa, che dopo un'introduzione generale, ha lasciato la parola agli importanti relatori intervenuti. Il dibattito si è aperto con la domanda provocatoria fatta da Adolfo Orsi, moderatore del convegno: "Una carrozzeria, una bella carrozzeria, si può considerare un'opera d'arte?".

Gli esperti – A rispondere al quesito personaggi di spicco: Olivier De Serres, storico della Citroen e autore di opere di riferimento sui modelli disegnati da Flaminio Bertoni; Valerio Moretti, un'importante studioso di design e di storia dell'automobile; Donato Coco, stilista alla Citroen per 22 anni ed attuale direttore dello Stile alla Ferrari. Accanto a loro, sinceramente emozionato, Leonardo Bertoni, figlio di Flaminio. Una giornata che ha portato gli intervenuti a riflettere sul tema riportando alla memoria momenti importanti della vita artistica di Bertoni.

Un momento del convegnoUn momento del convegno

I meriti – Tutti d'accordo sul merito di Bertoni come innovatore ed inventore lungimirante. Sull'importanza legata al momento storico in cui operava e sulle scelte d'avanguardia che ha fatto per le sue automobili. E' stato anche interessante per i presenti, scoprire come glie esperti siano affezionati a Flaminio Bertoni e inquale considerazione tengano la sua opera di design. "L'opera e la personalità di un uomo è sempre influenzata, ispirata, da altri che lo hanno preceduto e per fortuna da sempre certi uomini ispirano altri uomini" ha detto Donato Coco.
Un'incontro fruttuoso quello di sabato, che gli organizzatori pensano di riproporre andando a scoprire magari qualche altro aspetto del geniale Bertoni. Gli inteventi del convegno saranno raccolti ed editi nella pubblicazione degli atti che sarà disponibile nel museo varesino.