Verbania – Doppia sede per la personale di Andrea Pescio, artista novarese che espone al Museo del Paesaggio fino al 7 settembre con la mostra “Natura Amphibia (2005-2025)”, a cura di Susanna Borlandelli. Un itinerario che si snoda tra Casa Ceretti Laboratorio per l’Arte (via Roma 42) e Palazzo Viani Dugnani (via Ruga 44), cuore storico della collezione museale.

La mostra racconta vent’anni di lavoro condotto con uno strumento insolito ma diventato cifra distintiva di Pescio: la penna BIC, usata per realizzare opere su tela e cuoio, anche di grandi dimensioni.

A Casa Ceretti sono esposte una ventina di opere, tra cui lavori inediti e significativi come Studio per Baby Gang, mentre Palazzo Viani Dugnani ospita quattro grandi quadri a completamento del percorso.

Le protagoniste di “Natura Amphibia” sono creature femminili sospese tra realtà e mito: bambine immerse nel gioco, adolescenti inquiete, ninfe o sibille dall’aura misteriosa. Come spiega la curatrice Borlandelli, “le figure emergono da un mondo acquoreo, in simbiosi con esseri viventi che abitano uno spazio ibrido: un bestiario simbolico dove compaiono lepri, uccelli, insetti, ma soprattutto carpe, salmoni e rane”.

Il tema dell’acqua è centrale e non casuale: “L’attrazione per l’ambiente acquatico – spiega la curatrice – è nel nome stesso dell’autore ed è una vocazione. Il termine anfibio richiama anche il tema del doppio, dello sdoppiamento, del riflesso”.

Andrea Pescio si è formato come decoratore per l’alta moda italiana ed europea, e proprio la decorazione a penna su una camicia per un noto brand, nei primi anni Duemila, segna l’inizio del suo percorso artistico. “All’inizio il mio tratto era molto gestuale, usavo più punte contemporaneamente. Poi ho scelto la singola penna per ottenere immagini più dettagliate e sfumate”, racconta l’artista.

Tra le opere in mostra, Pescio segnala “Heavy Tradition” (2013), un lavoro complesso in cui un puffo di spalle regge un groviglio di chiavi: “Rappresentano l’accesso a un infinito sapere europeo. Ma anche lo sforzo che richiede la gestione di una tradizione filosofica così densa e impegnativa. Sullo sfondo, una decorazione a pizzo evanescente: un appoggio instabile, su cui però bisogna trovare equilibrio”.

Accanto a “Natura Amphibia”, il Museo del Paesaggio propone anche la mostra “Aria Acqua Terra. Dall’Ambiente al Paesaggio”, sempre a Palazzo Viani Dugnani, con opere di Maura Banfo, Daniele Galliano, Andrea Massaioli e Pierluigi Pusole in dialogo con la collezione permanente.

La personale di Pescio è accompagnata dalla monografia a cura di Raul Capra reperibile a Palazzo Viani Dugnani o alla Libreria Alberti 1954 in Piazza San Vittore a Verbania Intra.

Tra mostre personali e collettive con nomi come Dorazio, Balthus e Aligi Sassu, Pescio vanta anche collaborazioni editoriali per tavole dedicate ad autori francesi e angloamericani. Le sue influenze vanno da Boetti – uno dei primi a usare la penna BIC – a Balthus, fino ai maestri del Rinascimento, Bosch e Dürer.

L’esposizione è visitabile sino al 7 settembre nei seguenti orari: Orari di apertura: Casa Ceretti da mercoledì a domenica, dalle 15 alle 20. Palazzo Viano Dugnani tutti i giorni dalle 10 alle 18, chiuso il martedì.