Presentazione della mostraPresentazione della mostra

E siamo già a sette – La Vergine, San Giuseppe, due pastori e due angeli circondano adoranti Gesù Bambino, adagiato in una cesta di vimini e intento a giocare teneramente con l'agnello, dono dei pastori e simbolo del Sacrificio Pasquale. È la Natività di Lorenzo Lotto l'opera scelta per la settima edizione dell'iniziativa culturale "Un Capolavoro per Milano", promossa dal Museo Diocesano e da Bipiemme Gestioni. L'istituzione museale milanese ospiterà fino a gennaio questa straordinaria tela, il cui restauro del 2004 ha portato alla luce, insieme alla firma, anche la data di realizzazione, 1530 e ha recuperato l'originario splendore cromatico. Proveniente dalla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, l'opera è un vero capolavoro di uno fra i più grandi artisti del Rinascimento. Dal fondo buio della capanna, attraverso le aperture della porta e di una finestrella, una vivida luce crepuscolare avvolge tutta la scena, evidenziando dettagli architettonici e sottolineando raffinati effetti chiaroscurali.
 
Il quadro giusto al posto giusto – Paolo Biscottini ha

Allestimento con flat screenAllestimento con flat screen

presentato l'esposizione sottolineando come "anche il Comune di Milano ha intrapreso, con gran successo, l'iniziativa di portare in mostra una sola opera – come nel caso del crocifisso attribuito a Michelangelo giovane – iniziative che consentono una maggiore concentrazione e comprensione del singolo bene culturale. Il Museo Diocesano è giunto alla settima edizione di "Un Capolavoro per Milano". È evidente che in questo ambiente, la scelta di questo straordinario dipinto trova un'esplicita consonanza con il resto della collezione esposta permanentemente, rispondendo pienamente alla vocazione dell'istituzione museale ed inserendosi appieno nel solco della sua storia". Né possiamo dimenticare che nelle prime sei edizioni di "Un Capolavoro per Milano", i visitatori sono stati oltre 230.000.

Lorenzo Lotto, NativitàLorenzo Lotto, Natività 

L'opera in mezzo all'oro – Davvero singolare l'allestimento dell'opera che non si trova esposta al pubblico al pian terreno del Museo, nella sala che ospita la Via Crucis di Previati, ma negli ambienti ipogei dove trova posto la sezione di oreficeria. Tra antichi arredi liturgici, preziose capselle e manoscritti, l'opera di Lorenzo Lotto si trova quasi incastonata come il più risplendente dei capolavori. Alcuni filmati in flat screen, inoltre, introducono la visita, proponendo un'inedita chiave di lettura storica e stilistica del dipinto. Come suggeriscono gli esperti, l'opera venne eseguita durante il secondo soggiorno veneziano del pittore (1525-1533), analogamente ad altri dipinti come la Madonna col Bambino e i Santi Caterina e Tommaso del Kunsthistorisches Museum di Vienna o l'Annunciazione di Recanati, rispetto ai quali si notano evidenti analogie per quanto riguarda il dinamismo compositivo e l'uso espressivo e poetico della luce.

Vestìti da pastori – Il formato e le dimensioni (145,5 x

Un particolare della telaUn particolare della tela

164 cm) suggeriscono che la tela fosse destinata alla parete di un palazzo privato. È peraltro molto probabile che i volti dei due pastori siano i ritratti dei committenti, verosimilmente due fratelli, come suggerisce il loro particolare abbigliamento. Infatti, sotto le giubbe da pastori, si scorgono abiti eleganti che rivelano una condizione sociale decisamente elevata. Il capolavoro costituisce indubbiamente un punto nodale nel percorso del Lotto, che trasforma il tema della "Sacra Conversazione dei veneti in una riunione confidenziale che accomuni sullo stesso terreno e distribuisca la stessa indole ai personaggi divini e umani" (R. Longhi). Nel catalogo, che accoglie anche contributi di Alessia Devitini, Francesco Frangi, Elena Lucchesi Ragni, Roberta D'Adda, Simone Regazzoni, Guido Malzani e Nadia Righi, sono illustrati tutti i confronti con opere pittoriche e grafiche come l'Adorazione dei pastori di Jeremias Falck (Metropolitan Museum di New York), o l'Adorazione dei pastori di Vincenzo Catena (Metropolitan Museum di New York) o ancora l'affresco con la Natività e i Santi Rocco e Sebastiano di Credaro (Bergamo), sempre dipinta dal Lotto, vero "genio inquieto del Rinascimento".

UN CAPOLAVORO PER MILANO
La Natività di Lorenzo Lotto
Milano, Museo Diocesano (Corso di Porta Ticinese, 95)
Fino al 17 gennaio 2010
Orari: dal martedì alla domenica, 10.00 – 18.00.
Lunedì chiuso
Catalogo: Silvana Editoriale
Per informazioni su Museo Diocesano: Tel 02 89420019 – fax 02 89407577
info.biglietteria@museodiocesano.it; http://www.museodiocesano.it/
Per prenotazioni proposte didattiche: Ad Artem srl, tel. 02 6596937 – fax 02 6599269 http://www.adartem.it/