Milano – Matteo Pizzolante alla FuturDome con la nuova personale dal titolo ̀ “La linea che ci divide dal domani“.
La mostra, che si apre al pubblico da domani (giovedì 27 ottobre alle 18.30) a cura di Atto Belloli Ardessi, presenta un corpo di opere site specific sviluppate in relazione sia alle peculiarità spaziali e alla storia degli ambienti espositivi, quanto ai materiali che ne ridefiniscono l’involucro architettonico, attivando un cambiamento di intensità temporale che comporta una riduzione del presente.

La linea che ci divide dal domani investiga l’istante in cui si sviluppa la ricostruzione della narrazione di un evento, determinando come si possa far passare un ricordo dallo stato di sensibilità inerte allo stato di sensibilità attiva. In psicologia, gli eventi della realtà non sono identificati come fatti quanto invece come vissuti. I vissuti sono lo strumento con cui percepiamo emozionalmente il mondo, l’unico modo con cui possiamo conoscerlo ed alterarlo.

Il titolo della mostra è concepito in riferimento alla linea immaginaria tracciata sulla superficie terrestre che determina il cambio di data, in corrispondenza del 180° meridiano. Il viaggiatore che si muove dall’Asia verso l’America deve contare la stessa data due volte, mentre in direzione opposta è necessario saltare un giorno.
Una piega/paradosso del tempo, un varco materializzato nelle 21 ore di fuso orario che separano il confine tra Russia ed Alaska, nel mezzo delle isole di Diomede nello stretto di Bering. Due isole visibili a occhio nudo distanti poco più di tre chilometri l’una dall’altra dove è possibile, attraversandole, ripercorrere un istante del tempo e rimodulare la nostra memoria in una lucida visione del proprio passato o viceversa.

Nella vita di tutti i giorni, raramente possiamo aspettarci di accedere all’origine di una nostra percezione o esperienza passata dopo alcuni anni dall’evento specifico. Molto spesso, infatti, la memoria non è semplicemente una riproposizione di una percezione antica, ma il resoconto di una esperienza o il risultato di una ricerca di senso che aggiunge valore all’evento originario creato dalla nostra reinterpretazione soggettiva.
Nei lavori di Pizzolante il passato non smette mai di riconfigurarsi e l’immagine diventa pensabile solo in una perenne ri-costruzione della memoria se non dell’ossessione.

Nella vita, dove la percezione è calibrata per la sopravvivenza, progettare, costruire una architettura prima della sua comparsa, è come ricordarsi di un luogo in cui non siamo mai stati.

L’esposizione, negli spazi di via Paisiello proseguirà sino al 28 gennaio. Orari: da Mercoledì a Sabato, dalle 16 alle 19.30. Ingresso: gratuito

Cenni biografici

Matteo Pizzolante (Tricase, Lecce, 1989) utilizza immagini digitali e software come strumenti per rappresentare e ridescrivere lo spazio interrompendo la dinamica della cronologia. Il punto di partenza del processo creativo dell’artista è spesso la modellazione 3D, grazie alla quale Pizzolante crea composizioni uniche in cui unisce memoria e immaginazione. Attraverso un meticoloso lavoro di ricostruzione digitale, l’artista crea una visione lucida che sembra svanire davanti agli occhi dell’osservatore. Le opere di Matteo Pizzolante riabilitano stati d’animo e concetti come lentezza e dilatazione del tempo, in contrasto con la velocità della quotidianità. Un cambiamento di intensità che comporta una riduzione del presente. Pizzolante si laurea in Ingegneria dell’Edilizia nel 2012, e successivamente si iscrive al Biennio di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera con la guida di Vittorio Corsini. Completa gli studi in Germania presso l’Hochschule für Bildende Künste di Dresdacon Wilhelm Mundt e Carsten Nicolai. Ha partecipato a diverse mostre in Italia ed è il vincitore del progetto Jaguart promosso da Artissima e Jaguar. Durante la diffusione di COVID-19 Pizzolante è stato coinvolto in diversi progetti digitali, tra cui 30 Artisti X 30 Giorni indetto dalla Fondazione Pini e Pensiero Vuoto realizzato dalla Galleria Renata Fabbri, Milano. Tra i progetti e le partecipazioni recenti: GAM, Torino; Vistamarestudio, Milano; Jaguart Artissima, Milano; Brindisi Centrale mostra personale presso Le Case d’Arte, a cura di Pasquale Leccese; Artissima Experimental Academy VOL. III guidato dall’artista iraniana Setareh Shahbazi, Artissima, Torino; BienNolo, Milano; BOCs Art, Cosenza; Passion for the path of art, Galleria Cardi, Milano; E’ il corpo che decide, progetto di Marcello Maloberti promosso da Museo del Novecento di Milano e Fondazione Furla; Pizzolante è anche il vincitore del Premio Internazionale Vanni Autofocus10 e partecipa al progetto Q-Rated, Ricerche sensibili, promosso da La Quadriennale, Roma.