Milano. A più di trent'anni dall'ultima rassegna milanese, l'opera di Medardo Rosso (1858-1928) torna al centro di una importante mostra monografica alla Galleria d'Arte Moderna di Milano, in collaborazione con il Museo Rosso di Barzio, cui si aggiungono significativi prestiti nazionali ed internazioni, che consentono in questo modo di avere una visione ampia sia dei soggetti affrontati dall'artista sia della sua evoluzione interpretativa, e, infine, della sua competenza e passione per la tecnica fotografica. 

"Questa mostra, che rappresenta un importante appuntamento espositivo nel programma di ‘Expo in città', nasce dallo sguardo attento alla conservazione e alla valorizzazione delle collezioni che ha guidato gli interventi di questi ultimi anni alla Galleria d'Arte Moderna, dove il rinnovamento dei percorsi espositivi è stato inteso soprattutto come rivalutazione dei nuclei più importanti, tra i quali spicca per qualità e importanza quello di Medardo Rosso, ha dichiarato l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno. 

Questa esposizione offre quindi un dialogo continuo tra l'esposizione temporanea e quella permanente, accompagnando i visitatori alla scoperta dell'esperienza straordinaria di uno dei protagonisti dell'arte italiana e internazionale". 

Nato a Torino nel 1858 da una famiglia borghese, nel 1870 si trasferisce a Milano (dove muore nel 1928). Contro il volere dei genitori si iscrive all'Accademia di Brera. 

Rosso avverte subito l'anacronismo dell'insegnamento accademico e, a causa della sua insofferenza, viene espulso dalla scuola. Si avvicina al movimento della Scapigliatura, tenendo come modelli in quel periodo soprattutto Giuseppe Grandi, Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Emilio Gola. 

L'ambiente in cui si muove e trova materiale cui ispirarsi per le sue opere è quello cittadino, dei Navigli milanesi, della gente comune, gli anziani, i bambini. 

Memore di questa sua formazione milanese ma a contatto con il mondo di Parigi, il suo studio è rivolto alla "ricerca del vero", ma soprattutto alla luce e alla possibilità di "fissarla" nell'opera. 

"Come la pittura – scriveva l'artista – anche la scultura ha la possibilità di vibrare in mille spezzature di linee di animarsi per via di sbattimenti d'ombre e di luci, più o meno violenti, d'imprigionarsi misteriosamente in colori caldi e freddi, quantunque la materia ne sia monocroma".

Medardo Rosso ha goduto di fortune alterne, ora accusato di bozzettismo, ora esaltato per l'abbandono di tematiche e tecniche retoriche. 

I temi ricorrenti nelle sue opere furono appunti di vita quotidiana e spesso urbana, frammenti della sua stessa esistenza difficile e avventurosa. 

Nelle sue teste di cera, lasciate volutamente non finite nelle parti periferiche, sono visibili i gesti del modellato e le colature del materiale, trattato in maniera simile a come il colore veniva utilizzato nell'ambito impressionista. 

La mostra si pone inoltre a conclusione di un lavoro di rinnovo dei percorsi museali della GAM, che ha inteso rappresentare con chiarezza e linearità i principali aspetti dell'arte dell'Ottocento, isolando in sale monografiche i grandi protagonisti delle stagioni romantiche e tardo-ottocentesche.

A Medardo Rosso, di cui la GAM possiede uno dei nuclei di maggiore importanza dei musei pubblici italiani e stranieri, è stato dedicato un nuovo allestimento permanente, inaugurato nel settembre del 2014.

Info.
Medardo Rosso – la luce e la materia
18 febbraio – 31 maggio 2015
GAM Galleria d'Arte Moderna, Via Palestro 16, Milano
Orari LUN 14.30 – 19.30 | MAR, MER, VEN, SAB, DOM 9.30 – 19.30 | GIO 9.30 – 22.30
Il servizio di biglietteria termina un'ora prima della chiusura
Info e prenotazioni
http://www.mostramedardorosso.it
http://ww.ticket.it/medardorosso | T. +39 02 54914
INGRESSO ALLA MOSTRA
€ 12,00 INTERO (audioguida inclusa)
€ 10,00 RIDOTTO (audioguida inclusa)
BIGLIETTO CUMULATIVO mostra Medardo Rosso + collezioni GAM
INTERO € 14,00 (audioguida inclusa)
RIDOTTO € 11,00 (audioguida inclusa)