Esposizione allo Spazio LavitEsposizione allo Spazio Lavit

C'è ancora tempo – Il piacere di scoprire e approfondire la conoscenza delle tradizioni della nostra terra, sta garantendo un buon successo di pubblico negli spazi della Galleria Ghiggini, tant'è che la mostra dedicata proprio alla storia della Carta Varese è stata prorogata fino al 13 febbraio. L'esposizione conta una ventina di esemplari rappresentativi delle diverse tipologie decorative, a cui si affiancano alcuni oggetti in carta quali set per scrittoi, portaritratti, scatole, vassoi e originali piatti di cartone, tutti rivestiti da fogli di Carta Varese. Questa forma d'arte decorativa ha rappresentato per molto tempo un segno distintivo per la nostra città, diventando nel tempo da tradizione artigianale a patrimonio artistico dall'immenso valore.

Nuovo spazio alla tradizione – Il fascino per la decorazione della Carta Varese coinvolge anche lo Spazio Lavit. Nella particolare cornice dello studio fotografico di Alberto Lavit vengono presentati, a modi campionario, oltre cento stampi remondiniani, testimoni di quella tradizione trasmessa di generazione in generazione a partire da Giovanni Antonio Remondini di

Carta Varese esposta allo Spazio LavitCarta Varese esposta allo Spazio Lavit

Bassano del Grappa. Un patrimonio che il fotografo ha acquistato molti anni fa e che in concomitanza con l'esposizione in centro città ha deciso di mostrare al pubblico. "Gran parte delle carte esposte portano lo stampo a secco P.E.S.P; questa sigla rimanda alle famiglie varesine Ponti, Esengrini, Suardi a ancora Ponti" spiega Paola Belloni Piatti, delegata FAI per Varese ed attenta estimatrice del nostro patrimonio artistico. "Ho ripercorso l'intera storia della Carta Varese andando a conoscere Bassano del Grappa, il luogo in cui è nata già nel XVII e XVIII secolo. La carta prodotta dalla famiglia Remondini arrivava fino alle Valli grazie ai tesini, persone impegnate nella diffusione; da questi contatti si spiegano anche molti soggetti rappresentati come quelli sacri – spiega Paola Piatti – La grande fortuna della ditta Remondini è stata poi assunta da Tassotti, grande stampatore. Alla fine dell'800 l'evoluzione della ditta Remondini subì un arresto e stampi di grande valore furono dispersi in tutta Italia; una buona quantità di questi giunsero a Varese, alla famiglia Ponti. Molti dunque di questi esempi in mostra risalgono all'inizio del Novecento, quando la tipografia Rizzi riattivò la stampa. Quella che comunemente chiamiamo Carta Varese, in realtà ha origini venete, ed in particolare il giglio, il simbolo distintivo della città di Firenze, proviene proprio dallo spostamento degli stampi di legno della famiglia Remondini".

EXPO CARTA VARESE – 110 STAMPI REMONDINIANI P.E.S.P.
dal 01/02/2010 al 02/03/2010
Spazio Lavit
Via Uberti, 42 Varese
su appuntamento
tel: 0332 312801 – 335-7119659
www.spaziolavit.com

Carta Varese, da tradizione artigianale a partimonio artistico'
Galleria Ghiggini 1822
fino al 13 febbraio
Orario: da martedì a domenica 9.30 – 12.30. Lunedì 15.15 – 19.15
INGRESSO LIBERO
tel. 0332284025
fax. 03321690728
galleria@ghiggini.it
www.ghiggini.it