I due artistiI due artisti

Indagare e vedere gli spazi della mente – Ha per titolo Visibile Invisibile la mostra che verrà inaugurata sabato 8 marzo alla Gam nell'ambito di FilosofArti; "proprio lo stesso giorno in cui l'anno scorso abbiamo inaugurato l'esposizione di Marcel.lì Antùnez Roca" sorride Vittoria Broggini, curatore della mostra insieme alla direttrice Emma Zanella. E, in effetti, la casualità che ha portato ad inaugurare nello stesso giorno queste due mostre fa sorridere, poiché senza volere sottolinea come esse si collochino in continuità e in dialogo tra loro, all'interno della manifestazione cittadina che cerca di indagare gli influssi e i rapporti tra la filosofia e le arti. La mostra di Bianco-Valente, due artisti legati da un legame di passione reciproca prima sviluppatosi in un amore comune per l'arte poi, presente in opere, video e ambienti creati in dieci anni di lavoro, dal 1995 ad oggi. Un percorso visivo e sensoriale, in cui il visitatore viene immerso in uno spazio, che è quello della mente, e diviene parte integrante di esso, percependone i suoni e assaporandone i colori. Ogni ambiente è espressione visiva dei pensieri, e il pubblico è invitato ad entrare in contatto con essi, viverli attraverso i vari sensi.

Retrospettiva contemporanea – La mostra è nata da un'idea di Vittoria Broggini, proposta che è stata positivamente considerata e che ha portato a questa prima retrospettiva del lavoro di Bianco-Valente. "Ho conosciuto Giovanna Bianco e Pino Valente in occasione di una rassegna che ho curato nel 2002 – spiega Vittoria Broggini – in cui gli artisti hanno esposto un video, REM, del 1995. Oggi l'attenzione di grandi musei come il Gam di Torino e l'Hangar Bicocca, è incentrato sulle ricerche artistiche italiane nate negli anni '90; anche noi della Gam abbiamo voluto muoverci in questo senso; perciò abbiamo organizzato una mostra di Bianco-Valente, artisti conosciuti a livello internazionale, che vuole essere la prima loro retrospettiva, per fissare il punto sulla loro ricerca e sul loro lavoro".

The Effort to Recompose my ComplexityThe Effort to Recompose my Complexity

Creare per ricomporre la complessità – Ma l'attenzione e la volontà della Galleria non si è fermato alla pura e semplice esposizione: "come sempre – continua Vittoria Broggini – abbiamo voluto che gli artisti creassero un'opera appositamente per la Gam, che anche quest'anno, come è stato l'anno scorso con Marcel Lì, verrà esposta al Miart dal 4 al 7 aprile, con uno stand esclusivo e interamente dedicato". L'opera in questione si intitola The Effort to Recompose my Complexity: si compone da una serie di immagini digitali poste su di una parete e connesse l'una all'altra da linee rette, a formare una sorta di reticolo che indica le possibilità di legami e relazioni. Lo stesso soggetto delle immagini digitali, una sorta di mappatura che non è di un luogo fisico ma è propria dell'interiorità degli artisti, viene poi ripreso in una proiezione video più grande, che diventa il fulcro della sala pur non trovandosi al centro di essa.

Il punto della situazione per sostenere le evoluzioni – "Riallacciandomi al discorso dell'esposizione al Miart – specifica Emma Zanella – vorrei precisare che l'opera non viene inserita in quel contesto con spirito commerciale; ciò che ci interessa è porci con un ruolo propositivo nei confronti di questi artisti e delle loro opere. Questa non è una mostra conclusiva; vuole fare il punto della situazione di un percorso che si snoda dal '95 fino ad oggi e che non è assolutamente concluso, bensì in evoluzione. L'opportunità che abbiamo voluto dare a Bianco-Valente con l'opera creata per la Gam è stata quella di finanziare un lavoro che probabilmente gli artisti non sarebbero riusciti a compiere coi loro mezzi; la Galleria d'Arte Moderna diventa così luogo promotore di ricerca e di sostegno per gli artisti".

È tutta un'altra cosa – Non lasciamoci ingannare dalla classificazione di videoarte; rispetto alla mostra dello scorso anno di Marcel.lì quella di Bianco-Valente presenta lavori visibilmente diversi. Come spiega Emma Zanella infatti: "se è vero che entrambi sono lavori non pittorici che si muovono nell'ambito delle nuove tecnologie, è pur vero che gli ambiti in cui si muovono questi due artisti sono opposti a quelli di Marcel.lì. Sono spazi mentali, assolutamente poco carnali e brutali come erano invece quelli di Marcel.lì. In questa mostra vengono dati molti stimoli di riflessione attraverso un buon uso della tecnologia che però non è spinta. L'opera è risolta con semplicità ammaliante e avvolgente".

Visibile invisibile. Bianco-Valente. Opere video e ambienti 1995-2008
Dall'08 marzo al 25 maggio 2008
A cura di Emma Zanella e Vittoria Brogini
Nell'ambito di FilosofArti, festival di filosofia (02-10 marzo 2008)
Inaugurazione: sabato 08 marzo ore 19,00
Visita tenuta da Bianco-Valente: domenica 09 marzo ore 11,00
Civica Galleria d'Arte Moderna, Viale Milano 21 – Gallarate
Orari. Da martedì a domenica 10,00 – 12,30 / 14,30 – 18,30
Da martedì a sabato visite guidate gratuite su prenotazione allo 0331/791266
Ogni domenica alle 16,30 visite guidate gratuite
Catalogo: Shin Factory, con testi di Emma Zanella, Vittoria Broggini, Bruno Di Marino, Elena Volpato