Un'opera di Nino CassaniUn'opera di Nino Cassani

Il prolungamento – Ancora una settimana, un ulteriore fine settimana per la mostra Arte Oggi a Varese, allestita nelle sale del Museo Parisi Valle di Maccagno e prorogata di una settimana rispetto alla chiusura prevista per il 29 giugno.
La mostra, curata da Claudio Rizzi, presenta 46 opere tra dipinti e sculture di alcuni dei protagonisti delle vicende artistiche attuali attive nel territorio di Varese.

La sproporzione – Nonostante la centralità territoriale, la scelta mirata di concentrarsi sulll'arte varesina con nomi di indubbio richiamo per la cultura artistica locale degli ultimi decenni, la mostra non ha avuto quel gradimento da parte del pubblico che forse era lecito attendersi. Poco meno di 300 persone si sono affacciate negli spazi del Parisi Valle, nonostante la stagione favorevole alle grandi folle sparpagliate sul lido adiacente: una sproporzione questa, tra capacità attrattiva del contesto e quella del museo, che rimane una delle più inspiegabili contraddizioni per un sito che porta avanti da tempo una propria specifica ricerca di identità.

Amarcord – La proroga di una settimana consente un ulteriore possibilità per una visita utile a conoscere quanto si sta muovendo specie nelle ultime generazioni, tra radicamenti locali e aperture verso l'esterno.
A chiusura della mostra, solo pochi giorni per allestire invece quella su cui il Parisi Valle punta particolarmente: quella racchiusa nell'evocativo titolo Come eravamo, un passaggio sull'arte degli anni Settanta, individuato come decennio cerniera tra il ripiegare dei grandi cambiamenti del Novecento e il generarsi di un'arte nuova. Il focus è ancora sull'arte lombarda, secondo le privilegiate direttrici di indagine del direttore Claudio Rizzi, che si avvale ancora dello studio di Stefano Crespi per identificare percorsi comuni e specifiche singolarità di quel decennio simbolo.