Un'opera di PuxedduUn'opera di Puxeddu

Al Punto Oberdan – Il noto critico Ettore Ceriani e il gallerista Sergio Mascarello sono gli organizzatori della mostra che verrà presentata da Franco Azzimonti, che sostituirà il grande estimatore e tradizionale presentatore dell'arte di Puxeddu, il filosofo Giovanni Reale. Al Punto Oberdan l'artista esporrà delle "Natività" e delle "Crocifissioni" che ha realizzato in legno, terracotta policroma e pietra, nel corso di sei lunghi anni.

L'artista e la religione cattolica Puxeddu descrive così il suo legame con l'arte sacra: "Il mio rapporto con la religione cattolica ha origini lontane. Sono stato educato al cattolicesimo dalla mia famiglia sin da piccolo e non me ne sono mai distaccato, tanto che scolpisco anche soggetti profani, ma alla fine torno sempre al sacro, perché è qualcosa che sento e, d'altra parte, le pagine dei Vangeli offrono una moltitudine di spunti all'arte".
Nel 2003 consegna personalmente un grande crocifisso ligneo a Giovanni Paolo II, che viene esposto in permanenza al museo d'arte moderna del Vaticano, ed è un momento di grande serenità e soddisfazione per questo artista così attaccato alla fede cattolica. Successivamente consegna al Maestro Riccardo Muti un bassorilievo in terracotta policroma raffigurante S. Raffaele che incontra Tobia, in occasione del conferimento, allo stesso, della laurea Honoris Causa in filosofia. Grazie all'interessamento di Puxeddu viene, inoltre, realizzata la Via Crucis, con formelle scolpite da 15 artisti europei collocata presso la Chiesa Prepositurale "S.S. Pietro e Paolo" di Luino, "la cui prima stazione", ricorda Puxeddu con tono nostalgico, "fu scolpita da Bodini".

L'importanza di nonno Salvatore – È grazie alla figura del nonno materno se questo artista, trasferitosi dalla Sardegna a Varese per amore, ha iniziato a scolpire ed ora possiede una grande sapienza artigianale, prima ancora che artistica, sia nella lavorazione del legno che in quella della pietra. "A differenza della creta", specifica l'artista, " questi due materiali ti permettono di realizzare una scultura completamente da solo, senza aver bisogno di far cuocere o fondere il pezzo finale in forni d'altri".

Franco PuxedduFranco Puxeddu

l michelangiolesco PuxedduGiovanni Reale definisce la scultura di Franco un'arte del togliere, non dell'aggiungere. E un errore nel togliere", continua Reale, compromette l'intera opera", ma la maestria di Puxeddu si rivela proprio nella sua abitudine a non realizzare bozzetti, quando si tratta di usare pietra o legno, ma di segnare al massimo qualche linea in carboncino sulla materia. La materia che cela una forma, la quale si sprigiona grazie all'intuito e al lavoro artigianale dell'artista. Una maniera, quella di Puxeddu, che inevitabilmente rimanda alla sublime modalità operativa di Michelangelo.

A fianco di personaggi importanti – L'incontro con Piero Chiara e Vittorio Sereni avvenne all'inizio degli anni Ottanta, durante l'allestimento di una mostra dedicata ad Aligi Sassu nel Museo Civico di Luino. Da quelle amicizie, così come dal purtroppo appena scomparso Dante Isella, l'artista sardo ha tratto grandi insegnamenti d'arte e di vita, e grazie a loro in più occasioni ha organizzato mostre per sé e per altri autori. Ma quegli illustri nomi non furono gli unici ad apprezzare l'arte di Puxeddu, per ben tre anni, infatti, fece tirocinio a Palma di Maiorca presso il maestro Aligi Sassu, che lo invitò ufficialmente nella sua casa spagnola stimando l'arte del conterraneo Puxeddu. In Spagna Franco affinò la scultura acquisendo la consapevolezza e la forza cromatica di Aligi, ma ebbe anche l'onore di conoscere e frequentare personalità nel campo dell'arte, della letteratura, e della politica spagnola e internazionale, si citi come esempio Marquez.

Fra non molto – Attivissimo e bravo scultore, ma anche amante di tutti gli aspetti organizzativi che riguardano mostre e convegni, Puxeddu è attualmente impegnato nella progettazione di una manifestazione artistica assieme ai Lions, di cui, però, preferisce mantenere il riserbo fino a che i tempi non saranno maturi. Quindi, per il momento, ci si accontenti di osservare la michelangiolesca arte di Franco presso il Punto Oberdan di Castelseprio, in attesa di vedere quel che ha in serbo per la cultura varesina questo luinese di adozione.

'Arte sacra. La forma che sprigiona dalla materia'
Punto Oberdan, via Cavour 123, Castelseprio (VA)
Inaugurazione: domenica 9 dicembre, ore 11:30
Durata: 9-23 dicembre 2007
Orario: venerdì, 20:30-22:00
sabato e domenica, 10:00-12:30, 16:00-19:00