Mons. Luigi Stucchi ospite degli Studi di La6 TvMons. Luigi Stucchi ospite
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"Esigiamo rispetto" – Rispetto. Rispetto del valore artistico-religioso del luogo. Rispetto di un sito proclamato patrimonio Unesco. Rispetto di un percorso che non rappresenta solo un itinerario turistico capace di rendere nota Varese nel mondo, ma che trasuda di storia e cultura. Di fede e di preghiera. A chiederlo è Monsignor Luigi Stucchi ai microfoni de La6tv. Il Presidente della Fondazione Papa Paolo VI del Sacro Monte di Varese spiega, nel salotto di Info@cultura, quanto sia inutile investire in opere di ripristino e salvaguardia delle Cappelle e di tutto il Percorso Sacro se, di contropartita, non si ottenga un comportamento dignitoso da parte dei turisti che, troppo spesso, nemmeno si interrogano sul valore grande di quel Luogo.

"Diamo risposte concrete" – E attendendo con speranza che tale rispetto sia finalmente concesso ad un Luogo tanto ricco e prezioso, la Fondazione non resta certo a guardare. Carte alla mano, si parla di restauro dei due immobili adiacenti all'Arco della Prima Cappella. Uno verrà adibito ad Info-point poiché, come ha spiegato Monsignore, non esiste un vero e proprio punto di

Mons. Luigi Stucchi e Sergio Giorgetti ospiti degli Studi di La6Mons. Luigi Stucchi e Sergio Giorgetti ospiti
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riferimento per i turisti che si trovino per la prima volta a visitare il Sacro Monte. Il secondo diverrà – invece – un museo, dove saranno custoditi oggetti e memorie di Monsignor Pasquale Macchi.

Importanti, poi, i lavori alla Cripta del Santuario. Sito nascosto ma anche vero e proprio cuore pulsante della religiosità del Luogo. Monsignore ha affermato, ai microfoni de La6tv, di voler investire denaro e tempo perché questo gioiello di arte e fede venga reso accessibile ai fedeli. "I lavori saranno lunghi", afferma, "ma non demorderemo". Certo, fatti due conti, le spese da sostenere sono notevoli. Ecco perché, oltre al rispetto (primo elemento necessario) è altresì indispensabile l'aiuto di privati e istituzioni.

"Ricordiamo", ha aggiunto Stucchi, "che una volta superato l'Arco Sacro, si mette piede in territorio privato. Della Parrocchia. Un Luogo da rispettare in quanto tale e da non abbandonare. Perché salvaguardarlo significa salvaguardare la nostra Varese. In fondo, cosa sarebbe la nostra Città Giardino senza il suo Monte Santo?".