Il mosaico di Giuseppe MontanariIl mosaico di Giuseppe Montanari

Immaginare la scena tratta dal Vangelo (Luca 10, 25-37) entro il paesaggio varesino, sullo sfondo della salita al borgo di Santa Maria del Monte. Questo avrà avuto in mente Giuseppe Montanari quando progettò di realizzare la parabola del Buon Samaritano che soccorre e disseta l'uomo di Gerico incappato nei briganti. E meditò a lungo la tecnica da adottare per quell'ennesima opera da destinare all'Ospedale di Varese. Alla fine un'idea, anzi l'idea. Piccole tessere colorate, smaltate e lucide avrebbero raccontato quell'episodio di carità, assistenza e soccorso vicino al rudere della Torre di Velate.

E nel 1963, quando venne aperto al pubblico il nuovissimo Padiglione Santa Maria, tutti poterono ammirare quell'opera del Montanari dove ciò che prevale è l'aspetto simbolico della scena evangelica e la citazione del paesaggio sacromontano.

Ma non è questa l'unica opera del pittore nato ad Osimo nel quale si scorge il profilo inconfondibile della via Sacra di Varese. Sempre nella collezione del nosocomio

Veduta della strada per la prima cappella del Sacro Monte di VarVeduta della strada per la prima cappella del
Sacro Monte di Varese

varesino si conserva una "Veduta della strada per la prima cappella del Sacro Monte di Varese". I rossi delle rade case punteggiano il dipinto costruito per forza di verdi e di azzurri. Sono i colori della via del Rosario, il connubio tra terra e cielo.

Ma anche in un'opera che rientra nella prestigiosa galleria dei "Benefattori" ricompare la cima del Santuario. Opera matura del Montanari, il ritratto dei coniugi Armando e Laura Dansi è costruito secondo un'armonia cromatica sobria, ravvivata in più punti da veloci pennellate di tinte contrastanti. L'artista si concentra sulla volumetria delle figure, presentate al riguardante contro un paesaggio verdazzurro e secondo una poderosa scansione delle forme ed una modellazione semplificata.

Quì, il fondo non è serrato da un diaframma murario, ma trova un'ariosa apertura nel paesaggio che si spalanca oltre la balaustra: le colline prealpine e il borgo in cima al Sacro Monte sullo sfondo, ribadiscono il legame, da parte della coppia, ai monumenti locali maggiormente noti.