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È appena nato. E già ha tanta voglia di far bene, di aprirsi a diverse collaborazioni e di incrementare il proprio archivio, l'attività di studio e di incontro con il pubblico, le mostre temporanee. È il Museo del Manifesto Cinematografico di Milano. Qui si incontrano mirabilmente grafica d'autore, scienza della stampa, studio della semiotica e il vastissimo universo della Settima Arte.

La sede del Museo, che ospita mostre temporanee, eventi, rassegne e convegni, risiede in uno stabile industriale d'epoca interamente ristrutturato, esempio importante di riqualificazione urbana, situato nella storica Via Gluck resa celebre da Adriano Celentano e oggi riconosciuta come via arcinota della metropoli milanese, a due passi dalla Stazione Centrale.
Con i suoi altre 50.000 pezzi, tra fotobuste, manifesti, locandine, soggettoni, foto di scena e affiches pubblicitarie, l'archivio di "Fermo Immagine" è uno dei più forniti d'Italia. In esso si possono trovare pezzi storici come i manifesti dei capolavori dei più grandi registi, da Federico Fellini a Alfred Hitchcock, da Luchino Visconti a Stanley Kubrick, di tutti i generi, dal western al cartone animato, dall'horror al drammatico, dal melodramma alla commedia all'italiana, ma anche vere e proprie curiosità provenienti da tutti i paesi del mondo, dagli anni Venti ad oggi.

Parte della collezione è visibile in esposizione permanente all'interno degli spazi del Museo, ma soprattutto nel corso delle mostre allestite durante l'anno. Oltre alle esposizioni ospitate nella propria sede, il Museo mette i propri "gioielli" a disposizione di musei ed enti che ne fanno richiesta.