Bologna – E’ dedicata a uno dei massimi capolavori del Rinascimento italiano :la mostra ospitata a Palazzo Fava: il Polittico Griffoni di Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti.
Un’occasione di grande fascino artistico, storico e culturale, di spessore nazionale e internazionale che per la prima volta, dopo oltre 500 anni, vede riuniti i pannelli superstiti del Polittico. Per gli organizzatori e i curatori un lavoro impegnativo, di oltre due anni, realizzato grazie agli straordinari prestiti dei Musei proprietari: National Gallery di Londra, Pinacoteca di Brera di Milano, Louvre di Parigi, National Gallery of Art di Washington, Collezione Cagnola di Gazzada (Va), Musei Vaticani, Pinacoteca Nazionale di Ferrara, Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam e Collezione Vittorio Cini di Venezia.
La mostra si suddivide in due sezioni: al piano nobile sono esposte le tavole dell’opera, la pala d’altare dedicata a San Vincenzo Ferrer commissionata intorno al 1470-1472 da Floriano Griffoni al ferrarese Francesco del Cossa ( artista già attivo in quegli anni nel capoluogo emiliano) per la sua cappella nella Basilica di San Petronio a Bologna. Il Polittico segnò l’inizio della sua collaborazione con il più giovane Ercole de’ Roberti, uno dei più formidabili sodalizi artistici del secondo Quattrocento italiano. Con i due artisti lavorò l’intagliatore Agostino de Marchi da Crema che realizzò la cornice, oggi purtroppo andata perduta. L’opera venne smembrata nel 1725 dal nuovo proprietario della cappella, Monsignore Pompeo Aldrovandi e le parti figurate entrarono nel giro del mercato antiquario e del collezionismo, prima di giungere nei 9 Musei internazionali oggi proprietari.
L’altra sezione, al secondo piano, è intitolata “La Materialità dell’Aura. Nuove Tecnologie per la Tutela“. I visitatori possono vedere il lavoro di Factum Foundation impegnata dal 2012, attraverso la registrazione ad alta risoluzione e le nuove tecnologie digitali di visualizzazione, a ri-materializzare le più importanti opere d’arte del passato, tra cui appunto il Polittico Griffoni. Un’occasione per capire e approfondire da vicino il lavoro di tutela e condivisione del patrimonio dalla ri-materializzazione dell’opera in mostra fino alla ricostruzione anche di documenti andati perduti. E’ possibile anche vedere, per la prima volta, la scannerizzazione digitale del celebre “Compianto sul Cristo Morto” di Niccolò dell’Arca, conservato nella chiesa di Santa Maria della Vita, esemplare unico di statuaria in terracotta rinascimentale.
La mostra rimarrà in calendario sino al 10 gennaio 2021 con i seguenti orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20.30.

La Redazione