Allestimenti in Sala VerattiAllestimento in Sala Veratti

Estetica sofisticata che si specchia a vicenda – È l'arte di Antonio Recalcati a dare ufficialmente il via alla seconda vita di Sala Veratti. A margine dell'inaugurazione della rassegna che rimarrà aperta al pubblico fino al 10 febbraio, imbastiamo una riflessione più ampia con Daniele Astrologo Abadal, Direttore del Museo di Gemonio, nonché curatore della rassegna varesina con Costante Portatadino, Presidente "Amici del Museo Bodini". "Certamente, quella di portare le opere di Recalcati in Sala Veratti – precisa Astrologo – è una scelta che ben valorizza il dialogo tra la preziosità delle opere di ceramica di Recalcati e la raffinatezza estetica di Sala Veratti. Speriamo anche in un maggior coinvolgimento del pubblico". Linea di pensiero sposata in toto anche da Portatadino che aggiunge: "Da Sala Veratti ci aspettiamo tutti qualcosa di bello, innanzitutto per la grande qualità primaria di questo ambiente: la sua immediata vicinanza al cuore pulsante della città. La mostra che proviene dal Museo di Gemonio costituisce una vetrina su Varese, una sorta di occhio spalancato sul capoluogo".

Le grandi risorse delle piccole realtà della Provincia – La

Da sinistra, Redaelli e PortatadinoDa sinistra, Redaelli e Portatadino

riflessione di Portatadino prosegue e arriva ad abbracciare un giudizio globale sulla cultura della Provincia: "Già in occasione del vostro "Meglio e Peggio del 2009" ho citato la sacra rappresentazione di Natale, il cosiddetto presepe vivente che prende corpo grazie alla regia di Andrea Chiodi. Ciò perchè credo che questa manifestazione abbia la capacità di coinvolgere autenticamente un'intera città oltre che di veicolare un messaggio importante, anche se ricorrente tutti gli anni come quello del Natale". Dunque dalle parole di Portatadino questa prima riflessione: non è tanto l'unicità dell'evento, la news strillata a richiamare pubblico, quanto la sincera capacità di coinvolgimento, la volontà vera di incidere nel tessuto quotidiano della gente. Così prosegue la nostra conversazione: "Credo che veicolare messaggi, facendo incontrare più persone possibili, sia il vero target, il vero obiettivo della cultura. Lo stesso Museo Bodini di Gemonio è stato al centro dell'iniziativa Twister che ha coinvolto un'antologia rappresentativa di istituzioni culturali che si occupano di arte contemporanea. Una sorta di "best of" dei Musei del territorio. Il fatto che il piccolo museo di Gemonio sia

Floriano Bodini all'operaFloriano Bodini all'opera

stato prescelto e si sia trovato al centro di questo programma, costituisce un riconoscimento significativo. Per noi è fondamentale questo nesso tra il Museo, concepito quale punto vivo di cultura, e un territorio molto vasto. A tal proposito, mi piace ricordare che per mostre importanti come quelle di Wildt, Fontana e Marini, a Gemonio sono venuti visitatori anche dall'estero".

Memorandum – Ed ecco appuntata la seconda riflessione di Portatadino: puntare alla grande qualità ripaga non solo in termini di soddisfazione professionale, economica e di immagine o visibilità, quanto piuttosto sul campo della riconoscibilità e dell'affidabilità che un'istituzione museale è in grado di trasmettere. Chiosa Portatadino, concludendo: "Credo che Varese debba seguire esempi di tal genere e creare incontri di grande qualità, avendo la possibilità di richiamare visitatori, persone interessate alla cultura per lo meno da tutta la Lombardia".