Mantova – L’Atelier des Arts ospita la prima mostra personale di Elena Guardini.
La pittura, come tutte le forme d’arte, aiuta, oltre a conoscere i luoghi segreti degli artisti, a scoprire i propri. Osservatrice dei grandi maestri sempre alla ricerca di sensazione nuove, la Guardini trova nella pittura il linguaggio universale che lega tutte le forme in un corpo unico. Dipingere diventa il modo per osservare il mondo per poi raccontarlo a chi desidera scoprire vibrazioni vere.
Caravaggio voleva estrapolare la luce dalle ombre. Non è certo questo il metodo di comunicare di Elena Guardini. Lei si apre alla luce e le ombre le servono per evidenziare luoghi ed emozioni. Attraverso la spatola e il pennello l’amore verso la vita nei suoi quadri diventa una costante.
Lo si nota in “Onde” e nel “L’Abbraccio”. Il filo ombelicale che unisce le opere, rende tenacità all’Anima nascosta. Si naviga tra forme e colori. L’artista ci conduce in posti dove è possibile sfiorare la potenza della Natura.
Elena Guardini con estremo pudore tiene strette le chiavi del suo luogo magico, ma lascia entrare chi desidera davvero farlo.
Lo scorgerete in “Serenità dell’anima”. Paesaggi, radure e orizzonti ci vengono incontro con la loro potenza, mentre l’unico essere umano vive solitario nel quadro “IO”. Posta di spalle, il lungo vestito a strascico rosso come la passione, come il fuoco e l’ardore, ma anche come la sofferenza che, come in tutti gli esseri umani, offusca alcuni momenti della nostra vita.
Incontrarsi resta sempre qualcosa di prezioso.
La mostra, nella sede di via della Mainonda sarà visitabile sino l’11 ottobre.
Enzo Calandra









