Una delle opere in mostraUna delle opere in mostra

Nei dipinti dell'artista Joshef Matè la pittura s'innalza ad autentico inno che canta la gioia di vivere. I colori, la materia, gli impasti di pigmenti, sono strumenti usati per sfogare l'insopprimibile carica di energia che muove la mano del pittore, e per intessere in immagini le emozioni che lo ispirano.

Nella sua nuova mostra, allestita allo Spazio Zero di Gallarate, e intitolata "I giardini di una infanzia mai vissuta", l'attenzione viene concentrata soprattutto sul periodo di vita della fanciullezza, indagata nei suoi molteplici risvolti, nei quali già si mostrava la particolare sensibilità e l'inquietudine dell'artista nel suo affacciarsi alla bellezza, talvolta terribilmente sublime, del mondo.

Profondo è il legame che Matè instaura con la natura
, che diventa fin da subito la principale fonte di ispirazione dell'artista, trovando nella magnificenza dei campi fioriti la rappresentazione ideale di quella sensazione di libertà che susciterà la serie di opere dal titolo "Campi liberi".
Ma la natura è fonte di suggestione in ogni suo aspetto, persino quando essa è intensamente colonizzata dall'uomo, come accade nei centri abitati e nelle grandi metropoli: anche la nebbia grigia che pervade Milano, ad esempio, offre all'artista occasione di fascinazione e di stupore.

L'entusiasmo che muove Joshef Matè, nato a Carate Brianza, scaturisce anche dall'uscita da una grave

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malattia, grazie ad un trapianto, che gli ha concesso di dedicarsi con rinnovato vigore e gusto al mondo dell'arte, permettendogli di comunicare ed esprimere il suo poliedrico vissuto esperienziale.

Il suo stile artistico informale
, che si richiama espressamente ad illustri esponenti quale Mario Schifano, dimostra una profonda familiarità ed agio con il gesto pittorico, una disinvoltura spontanea ma al contempo raffinata ed elegante.

Cristina Calmieri
, la curatrice della mostra organizzata da Metamusa Arte ed Eventi Culturali, parlando delle opere di Matè, spiega: "L'esperienza artistica di Joshef Matè ha, come testimonia il titolo di questa mostra antologica, radici lontane, nell'inquietudine di un'adolescenza vissuta alla ricerca di una possibilità di incanalare la propria vivacità espressiva, di trovare un linguaggio che riassumesse i numerosi stimoli provenienti dallo studio della storia dell'arte, ma anche dall'attualità di un mondo circostante così ricco di provocazioni ed immagini. Matè è sempre stato attratto da svariate modalità di comunicazione, come vedremo nel procedere dell'analisi delle sue opere. Ha sperimentato, pur da autodidatta, ma con un'attenzione unica alle tecniche dei più importanti artisti del secolo appena conclusosi; ha ricercato uno stile che potesse liberare il desiderio di raccontare il suo mondo. L'iter non è stato semplice, tutt'altro".

I giardini di una infanzia mai vissuta
Opere di Joshef Matè
Dal 12 al 27 novembre 2011
Inaugurazione sabato 12 novembre alle ore 18.00
Gallarate, Spazio Zero, Via Ronchetti 6
Orari: da martedì a sabato, dalle 17.00 alle 19.00
domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00
Lunedì chiuso
Ingresso libero
Info: tel./fax 0331 777472 – info@metamusa.it – www.metamusa.it