L'idea progettuale di VicentiniL'idea progettuale di Vicentini

La chioccia – Sarà Giorgio Vicentini a fare da chioccia ad un manipolo di artisti diù o meno già toccari da certa notorietà e ad un novero sostenuto di 'artisti emergenti', provenienti  dalla scuola elementare Giuseppe Parini di Varese. Tutti raccolti nella manifestazione Arte in vetrina, iniziativa portata avanti da Chicco Rossi, titolare della B-Link per la promozione del portale Varese.Net: l'idea è quella di coinvolgere le attività commerciali di Varese centro, attraverso le possibilità espressive dell'arte espressa in città in occasione delle festività dedicate al patrono San Vittore, previste nella settimana tra il 5 e l'11 maggio prossimi.

In sessanta – Una sessantina, tra pittori e scultori, quanti hanno aderito al progetto, per un totale di un centinaio di opere distribuite in alcuni punti vendita di maggiore visibilità, tra la zona più centrale della città fino a Biumo; tutti coinvolti nel tema più immediato per una manifestazione che vuole essere omaggio ad una ricorrenza religiosa: il tema del sacro, aperto alla raffigurazione dei monumenti religiosi, all'idea di paesaggio sacro a Varese. Con l'inevitabile invasione reiterazione di alcuni temi, quasi obbligati. Laddove altri, hanno avuto la capacità di smarcarsi e di trovare un'idea e una rappresentazione meno didascalica e più intrigante. In questo senso Vicentini, fortemente voluto da Chicco Rossi, in qualità di curatore dell'evento, ha in qualche modo avuto un posto d'onore.


L''opera di Giorgio PrestaL''opera di Giorgio Presta

Pittura martirizzata – La sua opera, dodici colonne nel suo materiale plastico ultimamente prediletto, troverà posto nel transetto della Basilica di San Vittore: dodici colonne illustrate nel catalogo in preparazione da una lirica, in 12 righe, scritta appositamente da Isabella Colonna. Una pittura "martirizzata", racconta l'artista, compressa nella forma del cero ecclesiastico, quasi depotenziata dalle sue possibilità espressive.

Altre voci fuori dal coro
– Non da meno altre intuizioni. Quella di Francesco Cucci, ad esempio, con multimaterici di vaga ascendenza bizantina; o Anna Bernasconi che medita su un'idea di presepe in ceramica. Renato Bonardi propone coraggiose meditazioni sui misteri dolorosi; Luisa Garzonio i suoi eterei ritratti iconici; Maria Teresa Gonzales Ramirez che affronta in termini inediti il tema della Crocefissione; due maestre dell'acquerello che mostrano di rinnovarsi come Massimiliana Pasetto e Laura Pasquetti; il redivivo Giorgio Presta che ripropone il suo San Sebastiano a collage; le meditazioni tavernariane di Sara Russo e Gian Piero Scano.