Chiara DattolaChiara Dattola

Lo strabismo dell'artista – Il mito ne tramanda la bellezza inarrivabile, ma ne racconta anche il lieve difetto. Venere strabica, aurorale, ma non perfettissima. Con quell'anomalia che diventa, appunto, quasi un pregio, l'emeblema stesso del fascino e della diversità femminile. E' intrigante che ad una rassegna espositiva che allinea artiste dedite alle immagini di fantasia, sia stato dato il titolo "Lo strabismo di Venere", allusivo di quella imprendibile capacità di vedere, anche solo lievemente disassate, le facce della realtà.

La rassegna è a Ravenna. La galleria che la ospita è la Galleria Mirada, non nuova a questi tipo di investigazioni nel mondo dell'illustrazione al femminile.
Protagonista di una mostra in questo scorcio tra estate e autunno sarà la nostra illustratrice Chiara Dattola, a compimento di un anno davvero intenso che, tra le altre 'tacche',  l'ha vista aggiudicarsi il secondo Award dall'Associazione Illustratori italiana.

Onirica e surreale – La varesina, in mostra dal 7 settembre al 7 ottobre, ripropone i suoi lavori dedicati al romanzo "Un amore" di Dino Buzzati, già visti a Varese, nel corso di Amor di Libro, e prima ancora in mostre milanesi, e che da per un certo tempo hanno occupato una parte della sua attività. Una lettura, la sua, di uno dei capisaldi della letteratura contemporanea, affidata totalmente alla chiave onirica, surreale, al'imprevedibilità cromatica. E che continua come una ricerca melvilliana: "L'esperimento è sempre in divenire – si confessa Dattola – anche per questa mostra, porterò tavole nuove, la maggior parte direi, nelle quali, si noterà, mi sono divertita a scandagliare il mondo intimo della Laide prostituta, del piacere a pagamento e delle Signore Ermelina, ma anche, e ancora, degli angoli dispersi di Milano, la notte che si difende dallo stress della giornata appena fuggita".

Alla maschiettaAlla maschietta

La vittoria sul colore dentro di me – Buzzati, del resto è un autore, per lei, di quelli che riportano all'infanzia, alle prime scoperte, della lettura, della storia, del sogno: L'averlo inseguito "ha segnato – continua l'illustratrice – una sorta di 'vittoria sulla paura del colore' che coincide con la capacità di affrontare il timore di me stessa". Per Ferruccio Giromini, critico dell'illustrazione, da tempo attento al lavoro di Dattola e curatore della mostra ravennate, i visi della Laide, la sublime e terribile protagonista di "Un amore", sono figure dalle "dalle linee asciutte e allo stesso tempo addolcite", che regalano "da un lato l'immediata felicità comunicativa che rende qualsiasi disegno infantile una piccola magia estetica, e dall'altro una studiata sapienza espressiva che dopo un lungo gioco di togli e aggiungi sforna un prodotto visivo conchiuso e coerente (…)".

In occasione dell'inaugurazione della mostra, la stessa Dattola, presenterà il libro "Il cammello che sapeva leggere. Favole e racconti popolari del Mediterraneo", da lei illustrato su testi di Anselmo Roveda. Un viaggio nella tradizione folclorica del nostro mare, pensato per i più piccoli, ma pieno di sorprese anche per i più grandi. L'ennesima conferma del talento di questa giovane, volitiva, cercatrice d'oro, nelle immagini senza tempo, fuori e dentro di sè.

Chiara Dattola Un amore
Galleria d'arte Mirada
Via Mazzini 83 – 48100 Ravenna
Dal 7 settembre al 7 ottobre:
Orari di apertura galleria: da martedì a 17-20.
Per altri orari su appuntamento.
Testo critico in mostra: Ferruccio Giromini
Info: 054-217359 Fax 0544-213412
email: info@mirada.it
www.galleriamirada.com