Immagine allestimentoImmagine allestimento

Giochi da non sottovalutare – Da oggi niente più lamentele a fidanzati o figli ipnotizzati davanti all'ultimo videogioco del momento. Anzi sarà bene farsi dare qualche piccola lezione nel viaggio verso Aosta, per tutti coloro che intendono visitare il primo evento mondiale dedicato alla Game Art. La mostra "The Art of Games – Nuove frontiere fra gioco e bellezza", curata da Debora Ferrari e Luca Traini di Fabbrica Arte, l'associazione no profit di Varese, riunisce i più celebri creatori di videogames proponendo la loro arte attraverso quadri, schizzi, interazioni multimediali, video, console, musica, proiezioni. Un universo sbalorditivo che dimostra la portata di arte, fantasia e tecnica racchiusi nei videogiochi, nel primo tentativo di storicizzare questo tipo di arte nel panorama contemporaneo. Un'arte che rispecchia la sofisticata tecnologia del presente, che crea mondi visionari e futuribili, ma che attinge sorprendentemente anche a scenari antichi,a visioni archeologiche, ponendosi al centro di un incrocio di ispirazioni e connessioni dai confini inesplorati.

Opera Stefano VenturiniOpera Stefano Venturini

Tra disegni e playstation – "La mostra presenta un allestimento tradizionale – spiega Debora Ferrari – con opere su tela o carta, proprio come dei quadri. L'obiettivo che ci siamo proposti è, infatti, di riscattare l'idea del videogioco come semplice strumento di intrattenimento. Crediamo che come avvenne per il cinema un secolo fa, così ora questa nuova frontiera multimediale debba veder riconosciuto il proprio status artistico. Ovviamente mentre fruisci di questo mezzo è difficile soffermarsi sulle sue qualità artistiche e così le abbiamo estrapolate dallo schermo per metterle sotto gli occhi di tutti." Tredici gli artisti selezionati, tra i sessanta più famosi al mondo, per un totale di circa 100 opere d'arte, tra cui supporti multimediali, sezioni di approfondimento e schizzi originali, demo di speedpainting. Ci sono poi postazioni video complete di console e di demo di videogames che permettono di vedere in azione il prodotto finale. E' stata inoltre studiata una colonna sonora specifica per la mostra orchestrata con combinazioni di luci, che rende la visita un'esperienza multisensoriale.

Internazionale e locale – A stimolare ulteriormente  la riflessione dell'osservatore su questo universo è l'accostamento tra personaggi e scenari dei games e la storia, l'architettura e l'arte della Val D'Aosta. Favoriscono il confronto gli scatti del fotografo aostano Stefano Venturini ai beni monumentali e paesaggistici della Valle d'Aosta e del capoluogo, che hanno dato vita alla  sezione 'Ispirazioni incrociate' in cui emerge nettamente l'accostamento con il gusto tardogotico, rinascimentale e romantico di molti autori di games presenti in mostra. Il carattere internazionale della rassegna si sposa, dunque, con le radici locali della regione ospitante, "a cui va il merito di una lungimiranza di vedute davvero notevole" commenta Debora Ferrari. Ad ospitare la mostra la ex chiesa barocca di Saint Bénin, ora trasformata in centro espositivo, che suggella il legame tra scenario reale e contenuto virtuale.

Opera Stephan MartiniereOpera Stephan Martiniere

Evento globale – Per la prima volta verrà anche presentato un catalogo d'arte critico sulla game art e la sua epoca, con autori provenienti dal panorama storico – critico e universitario internazionali, tra cui Matteo Bittanti, Elena Di Raddo, Henry Lowood, Domenico Quaranta. L'iniziativa prevede, inoltre, una serie di eventi collaterali, come incontri di autori e conferenze, che si protrarranno per tutta la durata dell'evento, fino alla chiusura a novembre. Un evento coi fiocchi che non si è fatto mancare la consulenza del noto copywriter Luissandro Del Gobbo, che ha ideato una campagna pubblicitaria a bordo di alcuni ape piaggio che hanno girato Courmayeur e Cervinia e altrettanti manifesti diffusi nelle maggiori città d'Italia. Un evento da non perdere per chi fino a ieri pensava che i videogiochi fossero solo un…gioco da ragazzi. Qui di seguito alcuni tra i games in mostra: Lost, Star Wars, Splinter Cell, Quake, Devil May Cry, Iron Man, Sean White, Rainbow Six, Mist, Prince of Persia, Assassin's Creed, Deus Ex, Tomb Raider. L'elenco degli artisti: Jason Chan, Daniel Dociu, Thierry Doizon, Jason Felix, Kekai Kotaki, Stephane Martiniere, Craig Mullins, Jim Murray,  Nicolas Oroc, Paul Sullivan, Alessandro Taini, Andrzej Tutaj, John Wallin Liberto.

 
'THE ART OF GAMES – nuove frontiere tra gioco e bellezza'
22 maggio | 8 novembre 2009
Chiesa di St-Bénin, Aosta
Regione Autonoma Valle d'Aosta, Assessorato Istruzione e Cultura
A cura di  Debora Ferrari, Luca Traini
FABBRICA ARTE beni culturali no profit
Orari di apertura della mostra: tutti i giorni 9.30-12.30 //14.30-18.30.
Patrocini:
Presidenza della Repubblica Italiana
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
CNR, Centro Nazionale di Ricerca, Italia
AIOMI, Associazione italiana per le opere multimediali e interattive
TCI, Touring Club Italiano
Stanford University di San Francisco
Università Cattolica di Milano e Brescia
Politecnico di Torino, sede di Verrès
IULM, Milano
IED, Roma