Ritratto di Maria Anna Beroldingen moglie di Donato FeliceRitratto di Maria Anna Beroldingen
moglie di Donato Felice

Ferrata e Carloni: un felice connubio – Il primo – scultore – nasce a Pelvio d'Intelvi nel 1610, studia a Genova e lavora nei centri artistici più vitali del suo tempo (L'Aquila, Firenze, Napoli e Roma), collaborando alacremente con illustri nomi della scultura barocca romana. Il secondo – pittore – nasce a Scaria d'Intelvi (ad appena un chilometro da Pelvio) nel 1687, lavora principalmente in Lombardia e nei ricchi stati dell'Impero Asburgico, intessendo proficui rapporti con nobili e regnanti. Due personalità del tutto diverse – indubbiamente le più grandi che l'industriosa terra intelvese abbia mai visto nascere – convivono felicemente nelle eleganti sale della Pinacoteca Civica di Como.

Degli "exempla" per le nuove generazioni – Costituiscono il nucleo centrale della mostra otto intense statuette

San PaoloSan Paolo

ritrovate nello studio romano di Ercole Ferrata ed in seguito esposte entro le nicchie di un antico altare ligneo della chiesa parrocchiale di San Michele a Pelvio Inferiore. Realizzate in legno di tiglio e di acero – materiali cari alla tradizione lombarda – le sculture raffigurano la Vergine del Rosario, una Pia donna velata ed alcuni Apostoli e Santi, mediando abilmente l'esuberanza berniniana con il classicismo algardiano. Veri e propri esercizi di intaglio volti a riprodurre, in proporzioni assai ridotte, alcune opere realizzate da Melchiorre Cafà, François Du Quesnoy e dallo stesso Ferrata per la basilica di San Pietro a Roma e per diverse chiese dell'isola di Malta.

Un'intera famiglia in posa – Accanto alle pregevoli

Ritratto di Carlo Antonio de Allio, Capitano dei Dragoni del RegRitratto di Carlo Antonio de Allio,
Capitano dei Dragoni del Reggimento
Imperiale di stanza in Ungheria

sculture attribuite al Ferrata e ai suoi collaboratori, spuntano sei blasonati ritratti che Carlo Innocenzo Carloni dedica ad alcuni membri della famiglia di Donato Felice de Allio, capomastro, architetto e ingegnere militare attivo presso la corte imperiale asburgica. A differenza del compaesano il Carloni – abbandonato precocemente l'indirizzo del padre, abile stuccatore e costruttore attivo in Austria e in Baviera – si concentra soprattutto sulla pittura religiosa e su quella encomiastico-celebrativa, dove dà alla luce alcuni dei più bei capolavori della ritrattistica del tempo. Una pittura da cavalletto diligente e scrupolosa che compensa l'inevitabile rigidità di pose sfarzose ed ostentate con l'evidente maestria dispiegata nei raffinati cromatismi e nella dovizia di minuziosi particolari.

Accompagnano la mostra un piccolo catalogo con apparati critici e schede scientifiche delle opere (il quinto numero della collana "I Quaderni della Pinacoteca Civica") ed un ricco calendario di attività educative ideate per coinvolgere anche i più piccoli nel vastissimo mondo dell'arte.

Omaggio ai maestri intelvesi Ercole Ferrata e Carlo Innocenzo Carloni
fino al 13 febbraio 2011
Pinacoteca Civica, via Diaz 84 – Como
Orari: da martedì a sabato 9.30/12.30 – 14.00/17.00, domenica 10.00/13.00, chiuso lunedì
tel. 031 269869
musei.civici@comune.como.it