Plan Saragozza EXPOPlan Saragozza EXPO

Expo dopo Expo – Nel 2010 sarà la volta di Shanghai. Nel 2012 di Yeosu, in Korea. Dopodiché l'EXPO Internazionale sbarcherà qui da noi a Milano. "Feeding the Planet, Energy for Life: nutrire il pianeta, energia per la vita". È questo lo slogan programmatico dell'Expo 2015, che il capoluogo lombardo si è aggiudicato, proponendo un tema come quello della sostenibilità che non rischia di passare mai di moda. In questi anni che ci separano dall'imponente avvenimento, Milano ha un bel torno di tempo per programmarsi, o ri-programmarsi, immaginarsi, ridisegnarsi. Ma gettando uno sguardo al passato è naturale domandarsi quanto e che cosa le passate edizioni EXPO abbiano lasciato nei diversi suoli attraversati. Le Esposizioni Internazionali, infatti sono state non solo grandi occasioni di rappresentazione, ma anche immani progetti che hanno trasformato le realtà urbane delle città ospitanti, sia a livello architettonico che infrastrutturale.

Nel Vecchio Continente – Anche per questo l'Ordine degli Architetti di Milano ha promosso una serie di incontri tematici e organizzato in parallelo campagne fotografiche in città europee sedi di passate EXPO. L'occhio attento di cinque fotografi punta l'obiettivo e racconta cinque edizioni, le loro eredità urbane ed ambientali: Lisbona, Hannover, Siviglia, Saragozza e Suisse, documentando la realtà cittadina odierna, il livello di integrazione urbana residuo e i problemi relativi al riuso delle strutture architettoniche. Attraverso una selezione di 500 scatti, esposti presso la Triennale di Milano, Marco Introini, Claudio Sabatino, Claudio Gobbi, Gabriele Basilico e Maurizio Montagna si sono misurati con questi temi.

Quartiere fieristico di LisbonaQuartiere fieristico di Lisbona

Nuovo abito – I quartieri fieristici e le architetture realizzate per i padiglioni nazionali presentano problematicità diverse caso per caso, ma tutte dimostrano come nella concezione stessa dei progetti dell'EXPO il problema del "dopo" sia cruciale e imponga la progettazione del riutilizzo o della dismissione programmata delle strutture espositive a manifestazione terminata. Con modi, impatto e qualità diverse le città di Siviglia, Hannover, Lisbona e Saragozza confermano come i quartieri fieristici e le concezioni espositive promozionali legate alle strategia della costruzione di complessi edifici e di padiglioni nazionali lascino sul terreno eredità fisiche architettoniche ed urbane di non facile gestione e generalmente separate e sconnesse dalle complesse realtà urbane che le hanno ospitate. Interessante il caso di sette anni fa: la realtà dell'EXPO Suisse del 2002, progettata con strategie opposte, mostra nei limiti dimensionali e temporali, la possibilità di pensare soluzioni diverse.

Triennale Architettura – Expo dopo Expo
Milano – dal 22 maggio al 14 giugno 2009
TRIENNALE – PALAZZO DELL'ARTE
Viale Emilio Alemagna 6 (20121)
http://www.triennale.it/, info@triennale.it
autori:
Gabriele Basilico, Claudio Gobbi, Marco Introini, Maurizio Montagna, Claudio Sabatino