La facciata dell'edificioLa facciata dell'edificio

Treno in partenza – Ecco l'Ex Consorzio agrario di Varese un anno dopo. Tanto è trascorso dall'ultima volta che abbiamo fatto visita al cantiere, testimoniando la situazione del palazzo affacciato sulla trafficatissima via Magenta. L'interesse per l'edificio non si ferma alla sua particolare composizione architettonica, frutto di diverse fasi costruttive, ma al nome dell'ingegnere che nel 1956 ha ridisegnato la facciata e completato gli edifici interni con originalità: Antonino Mazzoni.

Una forte passione – Ancora oggi i responsabili dell'intervento di recupero edilizio, lo Studio Brusa Pasquè e Project & Service, vogliono mantenere l'identità del luogo, nel rispetto assoluto della volontà del suo costruttore. Da qui nasce l'idea di rileggere l'edificio richiamando le caratteristiche di un vagone ferroviario, che si lega indissolubilmente all'amore che ha seguito per tutta la vita l'architetto varesino, ma che trova ragion d'essere anche per la vicinanza delle stazioni ferroviarie cittadine. Basta salire sul tetto del palazzo e guardare poco più sotto per vedere una panoramica dei binari ferroviari da un lato e, come se ciò non bastasse, in lontananza, dei luoghi che caratterizzano Varese, dal Sacro Monte al lago. Per questi motivi a lavori conclusi, stando all'interno dell'edificio, sembrerà di viaggiare su un vagone di un treno moderno: un effetto dato dalla

Vista dal tetto dell'edificioVista dal tetto dell'edificio

balconata che percorre l'intero perimetro del cortile interno su cui verranno posizionati verde e fiori, ma anche dalla copertura semicircolare in alluminio preverniciato che verrà collocata sopra al tetto in tegole esistente.

Tempi e scelte – "Entro maggio dovremmo terminare i lavori del cortile interno – afferma Gianluigi Brusa Pasquè – e concludere i seminterrati adibiti a parcheggi". E' visibile a tutti, invece, la facciata esterna conclusa di recente che ha riportato alla luce, grazie ad un'attenta pulitura, la superficie in travertino accostata ad alcune parti in mosaico rosso molto preziose. Questo è il lato dell'edificio che un tempo, quando il consorzio agrario era attivo, era adibita alla vendita, a diretto contatto con il pubblico. Attualmente le enormi vetrate che caratterizzano questo lato esposto sulla strada sono state abbellite con immagini della Varese anni '50,  con vedute di città in bianco e nero, percorse da passanti. "Risultato di una precisa scelta – spiega Gianluigi Brusa Pasquè – e cioè quella di non tappezzare la facciata con pubblicità, ma di dare un'immagine più artistica ed intellettuale, cercando anche un modo originale per accogliere chi arriva a Varese, essendo l'edificio su una delle vie principali di accesso alla città.

La tettoia nel cortile internoLa tettoia nel cortile interno

Riportati sui pannelli sfilano Piazza Monte Grappa, il Calzaturificio cittadino, le stazioni, la torre civica, sagome di passanti fino ad Antonino Mazzoni in persona".

Il progetto in numeri, senza dimenticare l'ambiente – 5.500 mq questa la superficie totale su cui si sta lavorando. Nel nuovo complesso troveranno posto, sviluppati su piano strada e sugli esistenti due livelli: uffici, negozi, uffici consulenza, magazzini, bar e ristoranti. I rinnovati e luminosi spazi saranno così strutturati: mq. 2.300 circa adibiti ad uffici, artigianato di servizio e uffici consulenza; mq. 1.100 circa adibiti a spazi commerciali e superfici di vendita nel rispetto delle licenze commerciali preesistenti; mq. 350 circa adibiti a bar e ristorazione; mq. 950 circa adibiti a locali magazzino e depositi. Sul tetto dell'edificio deve ancora essere terminata una copertura di pannelli fotovoltaici che permetterà una diminuzione dei consumi a livello energetico oltre che rispettare l'ecosostenibilità e le norme vigenti.