Elisa Rossini porta in mostra i suoi lavori a Busto ArsizioElisa Rossini porta in mostra i suoi lavori
a Busto Arsizio

Toccare l'impalpabile, misurare il vuoto, dare forma al nulla: questo è l'ambizioso scopo della recente esposizione intitolata "Come un rosario" di Elisa Rossini. L'uomo viene così a confrontarsi con il vuoto, tanto che il suo corpo diventa strumento di misurazione privilegiato per cercare di cogliere l'inafferrabile, per pesare ciò che non ha peso.

Elisa Rossini, nata a Busto Arsizio nel 1986, dopo la maturità artistica conseguita nella sua città si è laureata nel 2009 presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera. Vincitrice di alcuni premi artistici, tra i quali ad esempio il "Premio Arte Laguna Under 25" di Venezia, ha tenuto numerose mostre personali e collettive a Milano, Varese, Como, Perugia, Trani.

In questa mostra, la passione di Elisa Rossini per l'osservazione, la misurazione, e per l'analisi della realtà che la circonda, si è focalizzata su un soggetto molto particolare, ovvero lo spazio vuoto. Come osservare il vuoto? Come misurarlo? Posta di fronte a tale problema, l'artista ha sviluppato una serie di soluzioni interessanti e originali, con opere che spaziano dalla scultura, alle installazioni, e alla fotografia.

Un esempio sperimentato dall'artista è stato quello di dare consistenza al vuoto facendo tenere fra le mani di alcune persone del gesso appena impastato, fino alla sua solidificazione. In questo modo, inoltre, non solo il vuoto della concavità delle mani viene idealmente afferrato dall'uomo, bensì esso diviene anche

Elisa Rossini porta in mostra i suoi lavori a Busto ArsizioElisa Rossini porta in mostra i suoi
lavori a Busto Arsizio

espressione di un sentimento di accoglienza e di pazienza: un vuoto ricco di umanità, dunque, poiché lascia posto all'altro, nasce da una stretta di mano.

Ma questo è solo il punto di partenza, e la ricerca di Elisa Rossini va oltre
: una volta che il vuoto si è simbolicamente coagulato nel gesso, l'artista ha poi pesato i vari calchi, stabilendo che ad ogni grammo di peso corrispondesse una riga cucita sulla pagina di un libro. Il vuoto diventa così a sua volta uno strumento di misura, capace di indicare le caratteristiche della persona stessa che lo ha afferrato: dal vuoto si può così giungere ai ritmi narrativi di ogni persona.
Basandosi sullo stesso principio, l'artista ha tradotto poi il peso di ogni calco anche in chicchi di riso, che sono stati liberati su uno sfondo nero, creando una suggestiva successione di galassie. Per coinvolgere anche la dimensione sonora, l'artista ha posto inoltre differenti misure di riso in una serie di cilindri in movimento; e infine, sempre seguendo il principio iniziale, il vuoto viene quantificato in un gomitolo dove le varie distanze sono distinte da una serie di nodi, proprio come in un rosario.

Attraverso il corpo umano, Elisa Rossini è così riuscita a classificare il vuoto, trasformandolo in spazio e tempo riletti nella loro dimensione esistenziale e umana: e in questo modo lo ha reso vitale.

Come un rosario
Mostra di Elisa Rossini

Dal 9 al 30 aprile 2011
Spazio espositivo La Casa Bioecologica
Viale Piemonte 28, Busto Arsizio
A cura di Cristina Moregola
Orari: lunedì dalle 15.30 alle 19.00, da martedì a sabato dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00
Chiuso il 12 aprile
Per info: La Casa Bioecologica, tel. 0331 638255
info@lacasabioecologica.com