Emma Zanella e i relatoriEmma Zanella e i relatori

Staffette generazionali – "Questa collettiva si presenta sotto molti aspetti come una mostra generazionale". Così Walter Guadagnini ha introdotto la prima delle tre serate aperte al pubblico con gli artisti protagonisti di "Terzo Paesaggio. Fotografia Italiana Oggi".

Maturità sguinzagliata – "Molti di questi autori – ha proseguito Guadagnini – hanno sentito un medesimo clima culturale, hanno vissuto un humus visivo che li accomuna. Anagraficamente appartengono, nella maggior parte, agli anni '60 e '70. Sono la cosiddetta "generazione di mezzo". Qui si presentano non più sotto l'etichetta penalizzante e fuorviante di "giovani artisti" ma come autori definiti, con una loro compiuta maturità di ricerca espressiva. In questa collettiva sono presenti con le loro opere, svincolati da grandi autori e maestri della tradizione. Stanno, con la loro esperienza ed il loro curriculum, nel posto che compete loro, nell'orizzonte della storia e del mercato dell'arte". Dunque niente più "giovani in eterno" o etichette garantiste del tipo "allievo di". La GAM riconosce ad un'intera generazione di fotografi il ruolo che legittimamente spetta loro, con la piena responsabilità di presentarli nella centralità del panorama artistico nazionale.

Ai margini – "Il titolo dell'iniziativa – ha commentato

Maurizio Montagna e Marco SignoriniMaurizio Montagna e
Marco Signorini

Guadagnini – punta sui luoghi della contemporaneità e sulla percezione che di essi abbiamo. Il "terzo paesaggio" è a metà strada tra l'orizzonte urbano civilizzato e la natura vergine ed incontaminata. È una striscia di spazio marginale, forse meno rappresentativa, ma enormemente diversificata e ricca di suggestioni". Maurizio Montagna, nelle sue fotografie, si è focalizzato sugli spazi della periferia urbana e sulle insegne vuote, disseminate nel paesaggio contemporaneo. "La mia opera – ha commentato Montagna – nasce dall'esperienza della città, nasce come approccio documentario dell'invadenza dei cartelloni nello spazio urbano. Mi sono concentrato molto sull'inquadratura dell'immagine che risulta, talvolta, straniante e insieme di grande impatto emotivo".

Paesaggi e paesaggi – "La figura umana – è intervenuto Marco Signorini – si innesta nei miei paesaggi come un tutt'uno, come facente parte della natura che tutto avvolge. I lavori che eseguo risultano molto pittorici ad un primo sguardo frettoloso ma, in realtà, nascono dentro la street art, senza cavalletto. È una realtà di primo grado, senza alcuna mediazione".

Walter Guadagnini e Francesca RivettiWalter Guadagnini e
Francesca Rivetti

L'immagine come saggio sulla realtà – "Personalmente non sento un grande strappo o uno schiacciamento tra generazioni passate e attuali". Queste le parole di Luca Andreoni che così ha proseguito: "Penso che abbiamo potuto godere della forza delle generazioni precedenti e che abbiamo avuto il giusto tempo e la calma per studiare, crescere e maturare. L'isolamento e la riflessione – non si ricorda mai abbastanza – fanno bene agli artisti. Ora siamo una generazione con abbastanza esperienza sulle spalle e tanta strada ancora davanti". L'opera di Andreoni, presente alla GAM, è parte di una trilogia che mette a tema luoghi simbolici ed altamente evocativi come i tunnel stradali, gli antri e i sentieri dentro gli orridi, i crepacci. "Attualmente – ha concluso l'autore – la punta di diamante della ricerca e della riflessione contemporanea viene portata avanti dagli artisti più maturi e non dalla cattiva saggistica divulgativa".

Time – Francesca Rivetti ha spiegato: "Dopo il mio lavoro nei campi della moda e del design, è iniziata la ricerca personale su temi quali il vuoto, il colore e l'influenza della visione sulla mente. Sono interessata dalla definizione di "spazi inutili", spazi non definiti da uno specifico utilizzo, non finalizzati necessariamente a qualcosa". Guadagnini, moderatore di questo primo incontro, ha messo l'accento in conclusione di serata, sul valore e sul significato del tempo: "Dietro a tutte queste opere si percepisce il tempo e la fatica della riflessione e dello studio, del lavoro con e sul tempo".