Michela Minotti, 'Sotto la pelle n° 7', ceramica smaltata e allMichela Minotti
'Sotto la pelle n° 7'
ceramica smaltata e all

Tempo e camminata silenziosa – Un bel pari merito. Le idee di Francesco Ardini, padovano di 24 anni, e della romana Michela Minotti, sono risultati vincenti. Il lavoro del primo ragiona sul  concetto di tempo, l'opera della seconda artista su quello di cammino silenzioso e attento, tipico di chi visita un museo. "Proliferazione in bianco" di Ardini è un vassoio da portata in ceramica grigia, cui sono applicate delle palline bianche di porcellana, simili a spore e a muffe. Francesco in quest'opera rivede e interpreta a suo modo un antico materiale nobile come la porcellana, di per sé incorruttibile, che tuttavia l'artista piega alla corruttibilità del tempo che tutto trasforma e genera forme di vita nuove. Il lavoro di Michela Minotti è molto raffinato. Forte di un'esperienza tecnica lunga e approfondita, l'artista romana si è fatta trasportare dall'idea del percorso, della camminata silenziosa e lenta di chi, attraversando la sala di un museo, si assapora tutto il gusto della bellezza e della storia delle forme d'arte. Per esprimerlo ha realizzato "Sotto la pelle n. 7": dei piedi in ceramica, o forse sarebbe meglio dire delle impronte, nelle quali si rintracciano delle trame sottili che corrono sotto pelle. Il suo progetto richiama forme arcaiche impresse nella terra.

In sintonia con la sala – Installate su un mobile antico e su un pannello verticale, le opere rispettivamente di Francesco e Michela si sintonizzano perfettamente con la sala che nel Museo Gianetti è dedicata alla porcellana di Meissen. "Proliferazione" ha una forma molto simile a quella degli ampi vassoi della collezione, lo stesso vale per il lavoro della Minotti che riprende diverse forme degli oggetti ceramici esposti nello spazio in cui si trova,

Francesco Ardini, 'Proliferazione in bianco', terraglia, porcellFrancesco Ardini
 'Proliferazione in bianco'
terraglia, porcellana, metallo

che è anche quello più importante e grande del Museo Gianetti. Qui sono conservati i primi pezzi della produzione di Meissen e pezzi unici al mondo, come quello prestato (da poco rientrato) alla mostra di Dresda per i 300 anni della ceramica Meissen, organizzata presso le Staatliche Kunstsammlungen Dresden.

Anche un servizio da caffè – Il Museo spazio anche a un piccolo servizio da caffè, realizzato da un ospite d'eccezione. Si tratta di ceramiche molto piccole che un ragazzo con disabilità psichiche ha prodotto appositamente per il Coffeebreak.museum. Il lavoro si inserisce in un progetto di arte terapia seguito dall'artista ceramista Sara Russo che durante l'inaugurazione presenterà il proprio percorso arteterapico all'interno del gruppo il "Club".

Pausa caffè – A fine presentazione è in programma la meritata pausa caffè in compagnia dello staff del museo, degli artisti e dei visitatori. Mara De Fanti spiega che il progetto tende a ricreare l'atmosfera degli antichi caffè artistici e letterari, quando incontrarsi e scambiarsi idee e progetti era un piacere. "Oggi", dichiara la conservatrice, "è cambiato il modo di rapportarci con le persone, lavoriamo tanto con i social network, questo, tuttavia, non significa che vogliamo e dobbiamo lasciare tutto alla virtualità, importante è che al contatto virtuale segua poi quello reale".


Coffeebreak.museum
Francesco Ardini e Michela Minotti in mostra

Museo Gianetti Via Carcano 9 Saronno (VA) Inaugurazione: domenica 12 settembre ore 18
Durata dell'esposizione: 1 mese
Orari apertura: da martedì a venerdì 9-12; 15-18; sabato 15-18
Caffè + ingresso sala con opera contemporanea 2 Euro, caffè + ingresso intero museo 5 Euro
Info Tel. 02 9602383 http://www.museogianetti.it/