La Galleria d'arte Studio Arteidea inaugura la mostra di Mauro Balletti e Altalen, ovvero una fusione tra l'arte fotografica il disegno e l'antica tecnica della creazione del cappello. I pezzi unici creati da Antonina De Luca e Elena Todros affiancheranno le opere del maestro Mauro Balletti genio indiscusso nel ritrarre ed enfatizzare la bellezza umana. Nel percorso espositivo si potrà ammirare il cappello come architettura prèt-à-porter, come opera d'arte e potenziamento dello sguardo, cappello come gioco pirandelliano all'interpretazione delle nostre mille personalità: messe ulteriormente in luce dall'abile sguardo e mano di Mauro Balletti.
ALTALEN. Quando lo stile mette in luce la personalità
Dall'incontro di menti e personalità come quelle di Antonina Nafì De Luca e Elena Todros non poteva che scaturire bellezza e creatività. Le loro creazioni, studiate e approfondite con le antiche tecniche delle modiste italiane, vanno oltre la mera funzione di copricapo. Nel loro Atelier si è avvolti da un'atmosfera Retrò e travolti da echi surrealisti che fanno scaturire dalle mani delle due designer vere e proprie opere d'arte, quasi fossero azioni di una performance chiamata vita. Capaci di andare oltre la semplice costruzione, seguendo le loro emozioni, ci accompagnano in un modo incantato fatto di forme diverse, dai turbanti ai panama, dalle cloche ai fascinator, e infiniti materiali: Feltri, tweed, tessuti vintage, velluti, tulle, piume ed eco pellicce, pezzi unici eseguiti a mano nella migliore tradizione dell'artigianato made in Italy. Un modo, quello di Altalen lontano dalla noia e dalla banalità che consente di riscoprire le infinite possibilità di ogni singolo pezzo prodotto, con la stessa libertà di un gesto pittorico, al di là dello specchio. Così, come per un opera d'arte, il talento di Antonina ed Elena dialoga spesso con interpreti della pittura e della fotografia contemporanei, catturando l'immaginario di chi non ha preclusioni ed è mosso dal desiderio di diventare un vero e proprio collezionista di quest'oggetto fantastico.

Balletti e la sua intensa galleria di figure umane.

Se si conosce l'opera di Mauro Balletti, fotografo, regista e pittore, non si può non rimanere affascinati dalla sua abilità creativa. I suoi numerosi personaggi, esuberanti e solari, sgomitano dalle tele e dai fogli di carta, sono come un diario, più di trent'anni di attività; come un diario queste opere segnano i diversi momenti della vita dell'artista, e come un diario poche di queste "pagine" si sono esposte allo sguardo del pubblico. Talvolta, il suo tratto è una riflessione su come la prima impressione non coincida sempre con l'essenza. Con tecniche diverse lavora muovendosi dietro ad una macchina da presa, alla tela, o spostandosi sopra la carta come in una danza che richiede estrema concentrazione unita ad un certo sforzo fisico. Così nascono quelle figure maschili e femminili. Il risultato è un incredibile galleria di ritratti intensi, volti di sconosciuti e di celebrità come gli omaggi alla cantante Mina, musa ispiratrice di molti suoi lavori. Mentre altri non sono che il risultato della fantasia e della carica emotiva dell'artista. Le sue opere, sono vere e proprie messe in scena dove oggetti, mobili e tessuti, vengono accostati a raffinatissimi ed eleganti personaggi, contrapposti a provocanti e opulente ragazze, che invitano l'osservatore a riflettere e ad approfondire la forza comunicativa dell'artista, capace, nei casi più eclatanti, di costruire una coscienza collettiva o comunque di influire nel nostro immaginario. Ecco i nudi, che Mauro realizza guardando quelli sinteticamente monumentali di Duchamp, Picasso e Casorati, che reinterpreta introducendo elementi dinamizzanti, simili e in linea con un certo surrealismo, lasciando sempre una sua cifra personale, inconfondibile e innovativa. Protagonista dei nostri tempi, Mauro Balletti, si definisce testardamente un pittore e altrettanto testardamente adotta materiali non pittorici che entrambi segnano l'opera dell'artista, senza tuttavia spezzare quella continuità intensamente narrativa e poetica. Costante che ritroviamo negli struggenti e misteriosi dipinti degli anni Ottanta e nelle grandi tele contemporanee . Il suo è un percorso singolare, in cui nulla è lasciato al caso, dove il risultato finale, indipendentemente dalle tecniche usate è sincerità istinto e passione. Mauro Balletti ha al suo attivo importanti collaborazioni e partecipazioni sia nel modo della pubblicità (per i quali ha ricevuto due premi al New York Festival) del cinema e della televisione, il suo primo cortometraggio "Fasten seat belts" con Benedetta Mazzini e Massimo Popolizio partecipa alla Mostra cinematografica di Venezia del 1996 e viene selezionato anche per il "British Short Film Festival" nel 1997. Un'arte la sua, prediletta da molti estimatori e dalla critica contemporanea.

Info.
La Mostra sarà aperta dal Martedì al Venerdì dalle 15.00 alle 19.00, Sabato dalle 11.00 alle 19.00
Studio ARTEIDEA Galleria d'arte Via Veratti 28 / Cattaneo 3 Varese
+39 0332 232224 – +39 328 8982043
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