Un'opera di RaadUn'opera di Raad

XV edizione – Il Corso Superiore di Arti Visive dà la possibilità a venti giovani artisti di tutte le nazionalità e di generazioni diverse di frequentare le lezioni tenute da artisti, critici, esponenti di discipline differenti; di partecipare a seminari teorici dei curatori interni e dei relatori ospiti; di svolgere un'attività quotidiana in forma di workshop con la supervisione del Visiting Professor, che per quest'edizione è Walid Raad, (1967) nato a Chbanieh, Libano, artista e docente, che vive tra Beirut e New York. Insegna arti visive presso The Cooper Union di New York ed è membro della Arab Image Foundation (www.fai.org.lb). È autore di installazioni, performance, opere video, fotografie e testi letterari, e tra i suoi ultimi lavori vi è The Atlas Group, un progetto sviluppato nell'arco di un quindicennio (1989-2004) sulla storia contemporanea del Libano, e in particolare sulle guerre del 1975 e 1991. Le sue opere sono state esposte a Documenta 11 (Kassel, Germania), alla Biennale di Venezia (Italia), all'Hamburger Bahnhof (Berlino, Germania), al Museum of Modern Art (New York, USA), al Homeworks (Beirut, Libano) e presso altri numerosi musei e spazi espositivi in Europa, Medio Oriente e Nord America. The Truth Will Be Known When The Last Witness Is Dead, My Neck Is Thinner Than A Hair, Scratching on Things I Could Disavow, and Let's Be Honest, The Weather helped sono i titoli di alcune sue pubblicazioni.

Il tema scelto – Il titolo del corso di quest'anno è "Siamo capaci di far piovere ma nessuno ce l'ha mai chiesto" ed affronterà scritti, opere e concetti relativi ad episodi di estrema violenza psicologica, fisica e non solo. Sarà interessante nell'arco dei ventidue giorni, corrispondenti al periodo didattico del corso, approfondire le premesse filosofiche, politiche, economiche, storiche, e formali che sono alla base dei progetti artistici di Walid Raad, relativamente ad esempio, a The Atlas Group e Scratching on Things I Could Disavow: A History of Modern and Contemporary Art in the Arab World. Inoltre, saranno presi in esame i concetti di Jalal Toufic sulla "scomparsa della tradizione in seguito ad un'immane tragedia". Sarà dato spazio ad interventi d'artisti contemporanei, proiezioni di film, video e letture, e i partecipanti saranno chiamati a discutere delle loro ricerche e dei progetti artistici in sessioni di gruppo e in dialoghi a due.

Il logo della fondazioneIl logo della fondazione

Il fine – Il Corso Superiore di Arti Visive diretto dal 1995 da Annie Ratti è un progetto sperimentale, nell'ambito del quale i giovani artisti partecipanti e selezionati da un comitato scientifico, possono confrontarsi in un reciproco dialogo arricchendosi dell'insegnamento e dell'esperienza del visiting professor e dei relatori invitati. Il Corso è curato da Anna Daneri e Cesare Pietroiusti con il coordinamento di Karen Tomatis e parte integrante del corso sarà la progettazione della pubblicazione, che lo documenta e un progetto espositivo che scaturisce dall'esperienza del workshop.

Open e free – Il corso è aperto a maggiorenni senza obblighi di certificati di studio. È necessaria la conoscenza della lingua inglese. La frequenza è gratuita, mentre i costi di permanenza a Como e dei materiali per la produzione delle opere sono a carico dei partecipanti. Si svolgerà dal 1 al 22 luglio 2009. Il modulo di domanda di partecipazione è reperibile sul sito www.fondazioneratti.org e dovrà essere compilato e inviato online. Il candidato riceverà al proprio indirizzo e-mail copia della domanda che andrà stampata, firmata e spedita via posta alla Fondazione Antonio Ratti, Lungo Lario Trento 9, 22100 Como entro il 10 marzo 2009 (fa fede il timbro postale), allegando documentazione di sue opere già eseguite (preferibilmente in versione cartacea, o su CD e DVD in caso di materiali video). I selezionati saranno contattati via e-mail, entro il 10 aprile 2009. Il materiale inviato sarà restituito solo su richiesta a chi includa una busta affrancata e indirizzata.