Marco Costantini al lavoro (ph. Franco Toci)Marco Costantini al lavoro
(ph. Franco Toci)

La forza della continuità – Il nome della famiglia Costantini si è indissolubilmente legato nel corso del tempo all'arte incisoria, ad un mestiere che conserva ancora oggi il fascino di tempi lontani e tecniche manuali raffinate. Marco Costantini fin da ragazzo gira diverse zone della provincia, da Barasso a Gemonio per imparare l'arte che lo seguirà per tutta la vita. All'Atelier Capricorno di Cocquio Trevisago una mostra ricorda le origini della Bottega diventata principale passione e impiego della figlia e ora anche della nipote. L'esposizione che apre al pubblico sabato 31 ottobre alle 21.00 vede la partecipazione di Luigi Piatti, amico e stimatore di Marco Costantini, che ne ricorda aneddoti e particolarità. 

Parte di una lunga storia – Era il 1980 quando in occasione della mostra dedicata a Marco, Lena e Pietro al Chiostro di Voltorre, Luciano Gallina nella presentazione, definisce la loro storia come la 'Bottega Costantini', termine che impreziosisce e corona una realtà importante per la nostra Provincia. Un'attività che nasce a Laveno nel 1966, dopo che Marco aveva già esperienza nel cesello in ottone, cesellatore poi per argenteria e arredi sacri, oltre che aver lavorato come incisore di stampi per la S.C.I. Società Ceramica Italiana di Laveno. Dopo la Scuola di Disegno Serale Lavenese diretta da

'Cittiglio piccola processione', 1977'Cittiglio piccola processione', 1977

Mario Aubel, il giovane trova un posto di lavoro come cesellatore a Barasso prima e a Gemonio poi, nel campo degli arredi sacri. Marco frequenta successivamente la bottega del Polloni di Varese, e saltuariamente lavora a Besozzo e a Malnate, inizia intanto nella sua casa Lavenese i primi lavori di incisione per la ceramica.

Nella finezza della materia – "Era sicuramente tra i più bravi incisori del '900, sia per la tecnica a bulino che per la decorazione della ceramica e della porcellana – ricorda Luigi Piatti – oltre che 'inventore' della decorazione incisa a oro zecchino. Un tipo di lavorazione molto pregiato, praticato in Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo". La tecnica del bulino Costantini la perfeziona frequentando, nel 1940, la scuola Umanitaria di Milano dove incontra il suo maestro Ambrogio Nicolini, orafo ed eccezionale incisore a bulino. Tra gli amici del tempo si ricordano i pittori Atanasio Soldati, Umberto Zimelli, Enzo Catapano e lo scultore Donato Gramegna. A Laveno ha inoltre modo di conoscere Luigi Russolo da cui ottiene indicazioni essenziali per l'incisione all'acquaforte e la stampa al torchio calcografico. In mostra all'Atelier Capricorno accanto alle opere anche gli utensili che l'artista utilizzava per creare i suoi pezzi unici; dal 1943 al 1946, lavora alla SIAI Marchetti e il contatto con amici meccanici lo aiuta, in seguito, per la realizzazione dei ferri utili al suo mestiere.

'Jolly', 1999'Jolly', 1999

La firma del maestro – La svolta si ha nel 1966 quando Costantini, aiutato dai figli, si mette in proprio aprendo l'attività a Laveno: diverse le collaborazioni con importanti ceramiche nazionali e la sua attività di incisore calcografo con la partecipazione a numerose mostre personali e collettive. Nel 1979 la figlia Lena e il marito Franco Toci ne assumono la conduzione e successivamente entra a far parte della Bottega con loro anche la figlia Serena. Marco Costantini è scomparso il 5 maggio del 2003 a Laveno Mombello, all'età di 88 anni.
In mostra l'ideatore di questa significativa vicenda artistica viene ricordato attraverso le incisioni a bulino con cui ha realizzato anche una preziosa serie dedicata agli strumenti musicali. "Il disegno preparatorio, diverse prove di stampa e il definitivo. Per ogni opera Costantini seguiva tutti i procedimenti che si possono ripercorrere in mostra", spiega Piatti. Esposti anche esempi di decorazioni in oro zecchino, i lavori da cesellatore e le decorazioni a stampa. tra i soggetti preferiti compaiono paesaggi, vedute del Lago Maggiore e della Valcuvia, le fabbriche,le nature morte, gli strumenti musicali le carte da gioco e le auto antiche. "Ha realizzato 420 incisioni a bulino dedicate alle auto d'epoca", ricorda l'amico Piatti che nel 2005 ha firmato il libro 'Marco Costantini. Tutta una vita per l'incisione'.

E' disponibile in Atelier l'incisione "Continuità" realizzata per l'occasione.

'Mostra nel segno della continuità'
Lena Costantini e Franco Toci

Inaugurazione 31 ottobre ore 18.00
Presenta Luigi Piatti
dal 31 ottobre al 9 novembre
Associazione Culturale Atelier Capricorno
via fiume 6
21034 Cocquio Trevisago (VA)
www.ateliercapricorno.net
tel.0332619227- 3358129631
Bottega Costantini
Via xxv Aprile, 23
Laveno (VA)
0332 669361- 0332 668238