Un'opera di MarroccoUn'opera di Marrocco

Artista in trasferta – Una nuova grande mostra vede protagonista l'artista e docente dell'Accademia di Brera Franco Marrocco; dopo l'importante esposizione all'abbazia di Fossanova il pittore si ritrova a dialogare con lo spazio sacro. Questa volta siamo a Piacenza e due sono le sedi: la cripta della Chiesa di San Sisto e il Palzzo Vescovile. Organizzata dall'Associazione Amici Beni Culturali Piacenza, coordinata da Edizioni ContemporaneaMente e promossa da SL-Soluzioni ed in collaborazione con la Fondazione Umberto Mastroianni di Arpino e L'universita Teologica del settentrione la mostra presenta le ultime opere di Marrocco. Negli antichi e  affascinati spazi piacentini sono esposti lavori molto grandi dove il pittore riflette su diversi temi. "Non è una mostra d'arte sacra" ha tenuto a precisare lo stesso artista, ma la sua pittura manda degli imput per riflettere sull'uomo e sulla sua spiritualità.

La grande pittura – Quattordici in tutto le tavole esposte, di cui tredici presso lo cripta. "Sono un nucleo di lavori assolutamente selezionati", ha spiegato Marrocco, "sono tutti di grande formato e sono organizzate in maniera organica, creando un percorso all'interno dello spazio espositivo". "La mostra è incentrata sulla questione spirituale, sono lavori che partono dal 2006", continua l'artista, "tra le opere ci sono anche quattro tele che ho realizzato per Fossanova, dedicate alla regola di San Benedetto e due opere che avevo realizzato per la Biennale d'arte Sacra, sul tema del Magnificat". Tra i lavori anche una tela molto grande di 3 metri di altezza per 1,80 metri di larghezza che da il titolo alla mostra Alito e Costato. "E' un'opera che allude a una crocifissione, c'è un alone rosso nel centro che ricorda un corpo e una croce" continua Marrocco "due sono gli elementi fondamentali di questa mostra: da una parte l'idea dell'alito che allude alla resurrezione e dall'altra il corpo martoriato".

Un'altra opera dell'artistaUn'altra opera dell'artista

Arte e teologia – Da sola nel Salone degli Affreschi di Palazzo Vescovile si trova collocata "La Grande Palpebra" un'opera di importanti dimensioni posizionata sotto l' Annunciazione di Ludovico Carracci. "Un accostamento che può far riflettere" dice l'artista. Importante anche il catalogo redatto per l'occasione che contiene la riproduzione di un numero maggiore di opere rispetto a quelle in mostra.
Il volume dal titolo "Alito e Costato" è curato da Andrea B. Del Guercio, dove sono raccolti testi e commenti dello stesso Del Guercio, Pierluigi Lia, Pierangelo Sequeri (teologo) e Roberto Tagliaferri (liturgista), introdotti da un commento di Don Lusignani (Direttore dell'Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Piacenza-Bobbio), e da un vasto repertorio illustrativo.
La mostra sarà trasferita a febbraio a Milano nella sede della Facoltà Teologica del settentrione.

ALITO E COSTATO
Franco Marrocco

21 NOVEMBRE 2009 – 15 GENNAIO 2010
CRIPTA, COMPLESSO ABBAZIALE DI SAN SISTO
PALAZZO VESCOVILE – PIACENZA