Intervista a Francesca MagroIntervista a Francesca Magro

L'equilibrio fra articolazione e disarticolazione presente nei corpi di Francesca Magro traccia un'ideale linea di confine fra tensione e flessuosità, fra muscoli ed elementi meccanici, gli uni indispensabili agli altri al fine di comporre un equilibrio le cui basi affondano nella classicità ellenica sino all'audace cinematografia di Cronemberg.
Con minimi tratti segnici, l'artista dettaglia le protesi utili a unire gli arti affinché i corpi possano esistere e di conseguenza rapportarsi con lo spazio circostante in una ricerca sensoriale atta a stabilire una totale consistenza formale ed esistenziale fra la loro struttura e quella circostante.

Sono habitat costituiti sia da superfici piane, sia da volumi la cui funzione è evidenziare le caratteristiche morfologiche dei corpi.
I "Corpiergonomici", titolo della personale in corso presso La Casa Bioecologica di Busto, sono impegnati in una ricerca articolare e spaziale; nelle loro membra scorrono vibrazioni atte a stabilire acquisizioni cognitive della loro presenza riguardo allo spazio in cui sono stati calati.
Di questa solidità strutturale è costituita la pittura di Francesca Magro, s'intende dalle carte presenti in mostra, dove le strutture dei corpi sono costituite da una ferrea architettura composta di segni vibranti, di elegante sintesi, di conturbante e inquietante irregolarità.

La gentilezza di Francesca Magro ci ha permesso di incontrarla prima dell'inaugurazione della sua personale, al fine di poterle rivolgere alcune domane.
"I tuoi studi sul corpo partono da lontano, come sei arrivata a "Corpiergonomici"?
"Quando sono partita con gli studi sul corpo, in particolare dell'aggregazione cellulare, sono arrivata a disgregarlo totalmente, sino ad arrivare a lavorare sulla aggregazione del corpo all'interno di un contesto, quindi il tema dell'ergonomia significa che il corpo si apre, si toglie, si divide, si taglia, ma in realtà rimane integro

Francesca Magro in mostra a Busto ArsizioFrancesca Magro in mostra a Busto Arsizio

nell'ambito del contesto".

"Quando togli il colore il tuo segno è sintesi estrema…"
"Si, è sintesi a cui si arriva con l'esercizio e lo studio dei dettagli anatomici, lo scopo è rendere palpabile anche un semplice segno, in questi casi l'occhio acuto arriva a percepire che è possibile una lettura più profonda al di là dell'apparenza formale".

"Si può affermare che nei tuoi corpi coesiste la classicità delle forme accanto a sperimentazioni fantascientifiche?"
"Si, perché parto dall'interezza e dalla proporzionalità della figura classica greca sino a considerare la nostra attuale complessità, dove siamo più articolati e complessi psicologicamente e a disgregarla completamente".

"Seguendo il tuo percorso artistico si ha l'impressione che tu sia partita dall'origine della terra per arrivare a creare la tua creatura".

"E' vero, per me madre natura è maestra, è fonte di grande ispirazione, dopo di che cerco di sublimarla attraverso il mio pensiero, ma anche attraverso il pensiero dei grandi artisti che ho studiato, perché ci sono grandi maestri che hanno sublimato madre natura e l'hanno resa importante e fondamentale e hanno sempre aggiunto qualcosa nel percorso genetico nella storia dell'arte; io attingo da una parte alla madre terra e poi a ciò che viene filtrato attraverso i nostri grandi maestri".

Francesca Magro
"Corpiergonomici"

Inaugurazione sabato 9 giugno, 18.00
Busto Arsizio, La Casa Bioecologica, Viale Piemonte 28
Fino al 30 giugno
Orari: da martedì a sabato, dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00