Musica lirica Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/arte/musica-lirica/ L'arte della provincia di Varese. Mon, 25 Jan 2021 10:01:29 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.4 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Musica lirica Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/arte/musica-lirica/ 32 32 Selene Scarpolini, una varesina alla Scala https://www.artevarese.com/selene-scarpolini-una-varesina-alla-scala/ https://www.artevarese.com/selene-scarpolini-una-varesina-alla-scala/#respond Thu, 06 Dec 2018 16:57:30 +0000 https://www.artevarese.com/?p=48389 C’è anche un volto varesino alla prima dell’Attila, nona opera di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera, che inaugura la stagione della Scala, con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Davide Livermore: l’emozione si legge sul volto fresco e solare di Selene Scarpolini, danzatrice che fa parte di una di una […]

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C’è anche un volto varesino alla prima dell’Attila, nona opera di Giuseppe Verdi su libretto di Temistocle Solera, che inaugura la stagione della Scala, con la direzione di Riccardo Chailly e la regia di Davide Livermore: l’emozione si legge sul volto fresco e solare di Selene Scarpolini, danzatrice che fa parte di una di una numerosa famiglia di artisti, tutti ricchi di talento e il cui padre, Silvio, è stato tenore proprio alla Scala per tre decenni.

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I novant’anni della Corale Arnatese https://www.artevarese.com/i-novantanni-della-corale-arnatese/ https://www.artevarese.com/i-novantanni-della-corale-arnatese/#respond Mon, 26 Nov 2018 09:41:00 +0000 https://www.artevarese.com/?p=48057    Gallarate – Era la sera di un lontano 13 novembre 1928 quando a Gallarate veniva costituito il primo coro cittadino dedicato alla lirica: guidato dal maestro Romeo Sommaruga prendeva vita la Corale Arnatese, che quest’anno compie 90 anni e non sembra dimostrarli. L’associazione ha negli anni svolto un’intensa attività concertistica, cambiando anche il proprio assetto, […]

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   Gallarate – Era la sera di un lontano 13 novembre 1928 quando a Gallarate veniva costituito il primo coro cittadino dedicato alla lirica: guidato dal maestro Romeo Sommaruga prendeva vita la Corale Arnatese, che quest’anno compie 90 anni e non sembra dimostrarli. L’associazione ha negli anni svolto un’intensa attività concertistica, cambiando anche il proprio assetto, ma  non accenna a volersi fermare, grazie anche alla capacità di portare in scena un repertorio molto ampio:

la Corale Arnatese è un’Associazione che può contare sul lavoro e la dedizione di quattro Cori differenti, ed è una cosa davvero rara al giorno d’oggi, oltre che poi essere una delle poche realtà che può vantare il riconoscimento giuridico da parte della Regione come Associazione Culturale…”, ci spiega il presidente Gianfranco Fratipreto.  La Corale, infatti, è costituita da quattro compagini diverse e ben rodate: “Abbiamo il Coro Lirico che si esibisce con un ampio repertorio, che spazia da Mozart a Giuseppe Verdi, le Voci Bianche guidate da 

Monica Balabio, Euphonè che unisce le ragazze che vogliono proseguire lo studio della musica vocale dopo l’esperienza nel Coro delle Voci Bianche, ed infine Musica et Ludus che si dedica all’interpretazione di brani di musica moderna, leggera, pop e vocal-Jazz” continua Fratipietri.

Ma questo 2018 segna un traguardo molto importante per la Corale, c’è quasi un secolo di successi da celebrare: “Per festeggiare il novantesimo dell’Associazione”, ci racconta invece il Maestro Romano Longoni, “Vogliamo portare in scena una composizione che possa mettere insieme tutte le compagini della Corale, per questo a dicembre, al Teatro Gassman, ci vedrete impegnati nell’esecuzione dei Carmina Burana nella versione di Carl Orff”. Continua Longoni “I Carmina sono un vero e proprio collante che unisce tutte le voci del nostro ensemble; l’opera, del 1936,è strutturata in un prologo e tre parti e tutti i testi conservano le lingue originali: il latino, il tedesco e il provenzale”. Una bella sfida insomma.

Non resta, quindi, che aspettare l’1 dicembre per assistere, al Teatro Gassman di Gallarate, alle ore 21, ad uno spettacolo unico, che l’Associazione prepara da mesi, per non deludere le aspettative di un pubblico affezionato che fiduciosamente, da novant’anni assiste, ai concerti della Corale Arnatese.

 

Per info e biglietti:

www.coralearnatese.it

T.338 9860171

 

Roberta Montalto

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Le Affinità elettive al LacMus Festival https://www.artevarese.com/le-affinita-elettive-al-lacmus-festival/ https://www.artevarese.com/le-affinita-elettive-al-lacmus-festival/#respond Thu, 28 Jun 2018 06:45:16 +0000 https://www.artevarese.com/?p=45819 Un direttore d’orchestra varesino residente in Germania, un gigante del pianoforte franco canadese, i giovani talenti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio e maestri acclamati del panorama internazionale. Prende il via la seconda edizione del Festival internazionale di musica LacMus, ideato dal direttore d’orchestra Paolo Bressan e dal pianista Louis Lortie. Dal 28 giugno […]

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Un direttore d’orchestra varesino residente in Germania, un gigante del pianoforte franco canadese, i giovani talenti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio e maestri acclamati del panorama internazionale. Prende il via la seconda edizione del Festival internazionale di musica LacMus, ideato dal direttore d’orchestra Paolo Bressan e dal pianista Louis Lortie. Dal 28 giugno all’8 luglio artisti internazionali e giovani emergenti si incontreranno in quella magica striscia di terra tra acqua e cielo che è la Tremezzina, sul Lago di Como.

Focus di quest’anno saranno Rossini, Tchaikovsky, Debussy e Bernstein. A fare da scenografia ai concerti saranno il Santuario della Madonna del Soccorso di Ossuccio, sito del Patrimonio Unesco, Villa Carlotta a Tremezzo, Villa del Balbianello a Lenno, il Grand Hotel di Tremezzo e la Greenway del Lario.

Il concerto di apertura, dal titolo “Affinità elettive #1” è in programma giovedì 28 giugno a Villa Carlotta alle 21, con Louis Lortie ed Hélène Mercier al pianoforte e musiche di Rachmaninov – Suite N. 1 Op. 5 Fantaisie-Tableaux, Debussy – En Blanc Et Noir, Tchaikovsky/Rachmaninov – Estratti Da Il Lago Dei Cigni, Debussy – La Mer.

Foto-di-Daniele-Marucci

La serata a Villa Carlotta è preceduta da un appuntamento gratuito, un concerto di pre-apertura, affidato a giovani artisti emergenti: alle ore 16, presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo della Tremezzina, si esibiranno le violiniste Carlotta Arizza e Alexandra Cooreman, la violoncellista Victoria Saldarini e i pianisti Danilo Mascetti e Sergej Redkin.

Qui l’intero programma della manifestazione

Tema di quest’anno sono gli anniversari illustri, che riguardano artisti diversi, attraversando più secoli: Rossini, Tchaikovsky, Debussy e Bernstein. Maestri acclamati come Hélène Mercier, Evelina Dobraceva, Augustin Dumay, Miguel Da Silva, Marie Pierre Langlamet, Mathieu Dufour e Louis Lortie dialogheranno con i giovani talenti della Cappella Musicale Regina Elisabetta del Belgio, ospiti per un’Accademia estiva e protagonisti di diversi concerti. Novità da segnalare è anche la nascita di LacMus Ensemble, una formazione che ha l’obiettivo di favorire lo scambio accademico tra Maestri e giovani artisti. Fondatori e direttori artistici di LacMus Festival sono Louis Lortie, pianista, e Paolo Bressan.

Paolo Bressan è nato a Varese, dove ha frequentato il Liceo Musicale Malipiero, ed é diplomato in direzione d’orchestra e pianoforte al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Dopo un periodo di studio in Germania, con il progetto Erasmus, Bressan ha sviluppato lì la sua carriera, sempre perfezionandosi e ottenendo incarichi di prestigio. A Milano ha inoltre studiato composizione con il M° Bruno Zanolini e direzione di coro con il M° Franco Monego. Si é perfezionato in pianoforte con il M° Louis Lortie. Ha ottenuto un master in direzione d’orchestra e come maestro sostituto all ’Hochschule für Musik’ “Franz Liszt” di Weimar, Germania. Inizia la sua carriera al “Mecklenburgisches Staatstheater di Schwerin”, teatro storico del nord della Germania che in passato ha avuto quali direttori stabili, tra gli altri, Klaus Tennstedt e Kurt Masur. Qui ha lavorato come direttore e come maestro sostituto potendo sviluppare un repertorio di oltre 40 titoli d’opera, numerosi pezzi sinfonici e sinfonico-corali.

 

Alessia Zaccari

 

 

 

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I segreti del bel canto https://www.artevarese.com/i-segreti-del-bel-canto/ https://www.artevarese.com/i-segreti-del-bel-canto/#respond Wed, 04 Apr 2018 11:25:33 +0000 https://www.artevarese.com/?p=43939 Busto Arsizio – Alzi la mano chi non si è mai lasciato affascinare dalla voce o dallo spettacolo di un cantante lirico: la potenza, il timbro, i costumi, l’orchestra… è quasi impossibile rimanere indifferenti. Tra questi grandi incantatori c’è anche Clelia Croce, una giovane interprete materana di nascita e lonatese d’adozione. Dopo il debutto nel […]

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Busto Arsizio – Alzi la mano chi non si è mai lasciato affascinare dalla voce o dallo spettacolo di un cantante lirico: la potenza, il timbro, i costumi, l’orchestra… è quasi impossibile rimanere indifferenti.

Tra questi grandi incantatori c’è anche Clelia Croce, una giovane interprete materana di nascita e lonatese d’adozione.

Dopo il debutto nel prestigioso “Festival della Valle d’Itria“, dal 2015 è entrata a far parte del “Taormina Opera Stars Festival” che l’ha vista protagonista in rappresentazioni di successo al Teatro Greco di Taormina, come di recente nella Cavalleria Rusticana di Mascagni diretta da Bruno Torrisi.  È inoltre tra gli artisti della Fondazione Luciano Pavarotti e con lo spettacolo “Belcanto: The Luciano Pavarotti Heritage” si è esibita nei teatri più prestigiosi del mondo.  Insegna anche all’Accademia Amadeus di Rescaldina e Busto. Noi l’abbiamo incontrata…

Sei una giovane donna che ha deciso di dedicare la sua vita al bel canto… Come è nata questa passione?
“Ho iniziato ad ascoltare la musica lirica fin da bambina. Mio padre è un grande appassionato di opera e ricordo che passava il suo tempo libero a guardare VHS dei più grandi spettacoli, dove risuonavano le potenti voci degli illustri artisti del settore.  Io… non riuscivo a rimanere indifferente a quelle vibrazioni potentissime che si facevano sempre più insistenti.  Un richiamo che non potevo ignorare. Fu così che, mentre i miei coetanei guardavano i cartoni animati in tv, io mi dedicavo a quei video di mio padre, guardandoli fino ad esserne completamente assorbita dalle voci, dalle musiche e dai costumi. Sognando di interpretare uno dei quei personaggi tanto straordinari quanto reali”.

Quindi fin da bambina ti immaginavi già calcare i grandi palchi?
“Assolutamente sì! Ogni angolo della mia casa diventava un palco perfetto per le mie esibizioni… Gradini, sedie e giardino erano teatri perfetti per i primissimi esperimenti vocali. Passavo interi pomeriggi a cercare di imitare le potentissime voci dei cantati d’opera che ascoltavo in tv. Poi, durante il periodo delle scuole medie, ho iniziato a studiare canto e non mi sono più fermata. Infatti, mi sono laureata a pieni voti in Discipline Musicali specializzandomi in canto lirico e musica da camera”.

Il rapporto che hai con la musica è molto viscerale, oserei dire quasi spirituale… Ma cos’è per te la musica?
“Bella domanda… Ti rispondo citando Gibran: ‘Il segreto del canto risiede tra la vibrazione delle corde di chi canta e il battito del cuore di chi ascolta’. Questa frase è il mio punto di riferimento perché l’emozionarsi e il saper emozionare sono alla base del canto.
La musica è un linguaggio universale in grado di accomunare persone di religioni ed etnie diverse, ma con l’aggiunta preziosa del canto si ha il grande onore ed onere di dar voce ai sentimenti che pervadono il nostro intimo e trasmetterli al pubblico facendo emozionare”.

“Non c’è gratificazione più grande di quando si coglie negli occhi della gente quella sincera commozione… La magia risiede nell’intimità della vibrazione delle corde di chi canta e la vibrazione delle corde dell’animo di chi ascolta…non vi è un incanto più bello di questo”.

 

Cosa studia un cantante lirico? Insomma… come si diventa Maria Callas?
“È una formazione a 360 gradi che deve svilupparsi di pari passo su più fronti: innanzitutto si deve avere piena consapevolezza del funzionamento dello strumento voce, quindi grande importanza è data allo studio anche anatomico del corpo che, di fatto, è la nostra cassa di risonanza. A fianco di questo approccio “scientifico” si sviluppano lo studio tecnico sull’esecuzione del canto- la teoria – e l’arte scenica. Perché un ottimo cantante lirico deve essere anche un bravo attore”.

Immagino che la vita di un cantante lirico sia fatta di grandi sacrifici. Senti di aver rinunciato a qualcosa per rincorrere questo sogno?
“La vita di un cantante lirico è fatta di grandi sacrifici. Cominciano mentre si studia e non finiscono mai… Si è sempre impegnati non solo nell’apprendimento e nel miglioramento, ma anche nelle tournée e nelle audizioni.  Occorre molta dedizione, forza di volontà e rigore.
Il tempo che rimane è davvero poco…ma non mi sento di dire che la musica mi abbia tolto qualcosa, anzi, mi ha sempre dato moltissimo. E alla fine ogni sforzo viene ripagato”.

Tra i tanti personaggi che hai interpretato, qual è quello che ti rispecchia di più?
“Per interpretare al meglio una parte è necessario un lungo periodo di studio, un mese e mezzo circa, perché una volta imparati i testi cominciano le prove con gli altri interpreti o con l’orchestra. Amo interpretare quelle protagoniste femminili che somigliano a me: inguaribili romantiche ma con una grande forza come la Violetta della Traviata”.

Insegni educazione musicale nelle scuole e canto all’ accademia Amadeus di Rescaldina; tra i tuoi allievi ci sono anche ragazzi molto giovani. Qual è il rapporto tra i ragazzi e la musica lirica?
“Quando insegno percepisco che il bel canto è una disciplina che incuriosisce, fortunatamente, anche i più giovani: spesso mi viene chiesto di dare dimostrazione della potenza vocale che un soprano può avere e non mancano i momenti in cui qualche allievo si commuove. Emozionare è fondamentale nel mio lavoro”.

Roberta Montalto

 

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