L’attesa, 1926, olio su telaL'attesa, 1926, olio su tela

I monti della Valsesia, le marine di Forte dei Marmi, la laguna veneziana, le campagne e i laghi lombardi e le alpi apuane. Sono questi i soggetti che colpirono e conquistarono l'attenzione del pittore piemontese Carlo Carrà (Quargnento, 1881 – Milano, 1966), grande protagonista della pittura moderna europea. Erede della tradizione antica e ottocentesca prese parte alle vicende artistiche del Futurismo, della Metafisica, del Novecento e dei Valori Plastici, lasciando ai posteri dei capolavori assoluti come Pino sul mare, il quadro che apre l'imponente esposizione allestita fino al 19 gennaio al Museo d'arte di Mendrisio, complesso architettonico situato nel nucleo storico del paese all'interno dell'antico chiostro dei Serviti.
Dipinta da Carrà appena quarantenne e acquistata dal compositore Alfredo Casella, amico del pittore e figura di primo piano nella cultura europea del ‘900, quest'opera ricrea «una rappresentazione mitica della natura». Al capolavoro del ‘21 ne seguirono altri, una lunga serie di opere scaturite in gran parte da un'immersione totale nel paesaggio, ora deserto, ora punteggiato da figure giunoniche e monumentali. Dati realistici che si mescolano alla Natura mettendo dolorosamente in luce il senso di precarietà della vita.

Pino sul mare, 1921, olio su telaPino sul mare, 1921, olio su tela

Come scrive la curatrice Elena Pontiggia nel testo in catalogo, «il paesaggio di Carrà ha in ogni decennio una sua tonalità dominante, pur nel continuo variare dei singoli esiti. Tuttavia, osservando l'intero corpus delle sue marine, dei suoi laghi, delle sue campagne, non si può non constatare che formano un unico, lungo poema». Un poema sospeso tra spazio e sogno. Questo soggetto fu spunto continuo di sperimentazione, portandolo da una pittura di sintesi a una forma mediata di impressionismo, da un'immagine realista a una visione onirica e surreale.

Grazie ai contributi dell'Archivio Carrà, degli Archivi del ‘900 del MART e del Gabinetto Vieusseux di Firenze è stata allestita per l'occasione una preziosa sezione documentaria dedicata alla figura del Carrà teorico e pubblicista mentre a margine della retrospettiva è presentata una selezione di opere di autori ticinesi che testimoniano l'influenza esercitata dall'artista su un contesto locale di provincia italiana del Nord come il Ticino.

I PAESAGGI DI CARRÀ. 1921-1964
Dal 22 settembre 2013 al 19 gennaio 2014
a cura di Simone Soldini e di Elena Pontiggia
Museo d'arte, Piazza San Giovanni, Mendrisio (CH)
Orari: martedì-venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00
sabato-domenica dalle 10.00 alle 18.00
lunedì chiuso, tranne festivi
Entrata: Fr 10.-, ridotto Fr 8.-
Per info.: +41 (0)91 640 33 50
museo@mendrisio.ch
www.mendrisio.ch/museo