Marinellia PirelliMarinellia Pirelli

Marinellia Pirelli e Vincent Berg. La prima è la decana delle artiste varesine, geniale performer, coraggiosa e solitaria avventuriera sui percorsi della luce, dei video, della manualità spesso minuta, di laboratorio, ma che non di rado è la vera matrice dell'arte.

Lui, fotografo di design, commerciale, poi di reportage, ma sempre con una precisa, rigorosa pulizia del mestiere, prima ancora che dello sguardo. In comune i due artisti “varesini quasi per caso” – lei bellunese, dai trascorsi nell' avanguardia romana dei tempi d'oro, lui nativo del Congo Belga, giramondo e ora stanziale a Besozzo – hanno che entrambi sono presenti in questo momento, invitati da Philippe Daverio, alla 57° edizione del prestigioso Premio Michetti d Francavilla al Mare, uno dei massimi contesti espositivi italiani, quest'anno polemicamente intitolato Laboratorio Italia, in riferimento alla quasi totale scomparsa dell'arte italiana dalla scorsa edizione della Biennale di Venezia.

Fa dunque ancora più specie vedere tra i 113 artisti rigorsamente italiani selezionati questa anomala coppia di artisti, così stranamente assortiti. E' vero, l'arte della provincia, si è già detto e scritto anche su questo sito, risulta assai marginale nel contesto del mercato e dei grandi circuiti che il mercato fa muovere. Ma poi, quasi come un intruso, una variabile incontrollabile, spuntano come d'incanto, queste magnifiche sorprese che fanno bene al cuore.

Vincent BergVincent Berg

Daverio, il vulcanico ex assessore di Milano, giunta Formentini, ritornato da qualche anno in auge al timone della fortunata trasmissione Passpartout, da tempo è simpatetico mentore di questa felice stagione dell'ottantunenne Marinellia.

Il rapporto con Berg è nato invece piuttosto di recente, un coup de foudre.
Vincent stava lavorando da circa un anno e mezzo ad un lavoro atipico per i suoi canoni usuali; un lavoro alla Arcimboldi, per intenderci, un assemblaggio di ricostruzioni plastiche che la fotografia si è fatta carico di documentare. Si è spinto, sull'urgenza di una convinzione davvero granitica, a mostrarli a Daverio. "Berg, sei un genio" è stata l'immediata reazione.

La seconda è stata quella di iscriverlo subito al Premio Michetti. La terza quella di vedere l'effetto su tele di grandi dimensioni. Passato l'esame, eccolo li Berg, anche lui nella sezione Per un'altra questione fotografica, dedicata ad uno dei più lirici interpreti della contaminazion fotografica, recentemente scomparso, Davide Mosconi.

Di Berg, sono esposti cinque opere del 2006, più una composizione monumentale in 6 pezzi; ogni pezzo è composizione fotografica elaborata, a stampa digitale a getto di inchiostro. Marinellia espone un suo classico Rime, Pulsar, l'opera che l'accompagna da una vita datata infatti indefinibilmente 1969-2006; l'altra è Percorsi della luce di recente realizzazione, come di consueto accompagnati dal tappeto sonoro del figlio Pietro.

Non sono stati premiati. Altri sono stati selezioni come vincitori dell'annuale edizione del Premio da una giuria composta da Arturo Schwarz, Elmar Zorn, Oliviero Toscani, Vincenzo Centorame e Antonio D'Argento. Ma non è nemmeno questo l'importante.
Almeno a noi non pare. Conta, come sempre, il coraggio della scelta, eccentrica se si vuole, il contropiede, la mossa che spariglia.
E intanto non sarà merito solo loro, naturalmente, ma il Premio che avrebbe dovuto concludersi il 3 settembre per l'enorme successo di pubblico è stato prorogato fino al 15 ottobre.

 

57° Premio Michetti. Laboratorio Italia

29 luglio – 15 ottobre 2006
A cura di Philippe Daverio

Sedi Palazzo San Domenico e Museo Michetti

Piazza San Domenico
Francavilla al Mare (Chieti)

Orario Da martedì a venerdì 10-13 e 16-19. Sabato, domenica e festivi 16-19
Chiuso lunedì

Ingresso gratuito

Catalogo Vallecchi Editore