Anteprima tra teatro e musica in Triennale

Si è inaugurata ieri sera l’anteprima della nuova stagione del Teatro dell’Arte al Parco di Milano, che fino all’11 luglio, in collaborazione con la Fondazione CRT, propone una serie di spettacoli caratterizzati dalla contaminazione tra arti del progetto e arti performative.

Gli spazi del Teatro dell’Arte al Parco si aprono alla sperimentazione teatrale, artistica e musicale che fa proprie le possibilità offerte dalla tecnologia digitale e dalle immagini elettroniche, creando spazi interattivi dove dialogano musica, immagini e azioni performative. Il gruppo Opera, che utilizza in modo originale il linguaggio della multimedialità, ha realizzato una installazione che accoglie il pubblico all’ingresso del teatro e mette in discussione le certezze della percezione. Studio Azzurro e Paolo Rosa fanno invece scoprire gli spazi solitamente nascosti del teatro, ripresentando un progetto del 1987 (“La camera astratta”), che inaugurò proprio sul palcoscenico del Teatro dell’Arte le sperimentazioni di contaminazione tra teatro e video.
Oltre a questi due partecipazioni che fanno vivere e percepire in modo inusuale gli spazi fisici del teatro, nei due cicli di spettacoli si alternano sul palcoscenico due artisti internazionali: il giapponese Ryoji Ikeda, che porta avanti una ricerca tra musica elettronica, video e arte, dove l’indagine su frequenze ai limiti dell’udibile genera – partendo da metodi matematici e grazie all’uso del computer – immagini che svelano le proprietà fisiche dei suoni; e il musicista e compositore indonesiano Rahayu Supanggah, da anni impegnato nel far conoscere nel mondo la musica gamelan, che si è sviluppata in particolare nella zona centrale dell’isola di Giava. Con la sua orchestra mescolerà strumenti tradizionali e sonorità contemporanee, portando in scena lo spettacolo di musica e danza “Sakti l’armonia del cielo”.