Nel piccolo mondo moderno di Graziano Carotti, ogni personaggio incarna un presagio spaziale, un possibile divenire nell'ideale stagione compresa tra ironia, poesia e tematica sociale.

Carotti (Cremona 1946) è, tra le altre sue specificità, scenografo, attore, regista e costruttore di burattini ed il materiale con il quale compone le sue sculture è la terracotta.

L'ironia prende forma in "Del monumento il riposo".

Nella staticità del personaggio si concentra la sospensione temporale di un divenire narrativo, mentre quando l'oggetto si fonde con il corpo e il corpo con l'oggetto, prende consistenza "La boulle" , in un'estasi del piacere tale da portare i pensieri della protagonista in un altrove di profondo piacere fisico, ma non solo.

Il tema poetico trova forma in "Omaggio a Edgard Allan Poe".

Nel corpo rannicchiato dello scrittore, si scorge l'estensione delle mani tanto da conferire alla crepa che gli percorre il volto, il compito di definire la dicotomia tra l'uomo e il pensatore.

L'attualità pervade "La discussione", con un insieme di funi atte ad avvolgere la fisicità dei due personaggi.

Le loro differenti posture, definiscono le distanze ideali e l'impossibilità di una via d'incontro.

A questo punto bene si comprende come i titoli conferiti da Carotti alle sue opere siano indicazioni per future sceneggiature, al punto che forse, appena spente le luci della Galleria, ogni personaggio inizierà a recitare la parte che gli è stata segretamente assegnata.

Graziano Carotti – "Nuove terre"
Milano – Artespressione, Via della Palla 3
Fino a fine aprile
Orario: martedì-sabato 12-19