"Nell'epoca della Post-modernità in cui viviamo, l'appello a un modello ecologico della mente ci invita a riflettere sulla necessità di cambiare i modi della conoscenza. L'era dell'uomo cibernetico ha bisogno di nuovi criteri di organizzazione, nuove mappe cognitive ed esistenziali che ci sappiano orientare rispetto al comune sentimento d'incertezza sociale: dalla prospettiva oggettivista del conoscere, secondo il modello "evidence based" della scienza, a una basata sul principio d'implicazione, di reciprocità fra soggetti e oggetti, fra mente e corpo, fra segni e cose".

Ripartendo dalle riflessioni "non psicoanalitiche" di Freud sull'arte e ribaltando il luogo comune della Psicologia dell'Arte come strumento interpretativo delle opere e dei suoi autori, Riccardo Marco Scognamiglio, psicologo clinico, psicoterapeuta, psicosomatologo e specialista in Psicologia Sociale, propone l'arte come laboratorio privilegiato per pensare la complessità e l'interazione fra soggetto e mondo: luogo per eccellenza dell'incontro fra saperi, cui lo psicologo attinge paradigmi per spiegare la mente e i suoi meccanismi adattivi.

"Il corpo implicato", spiega il protagonista del primo

appuntamento di questo ciclo di conferenze inaugurato dalla Permanente di Milano, è una riflessione su come l'operazione artistica sia un'esperienza diretta "dell'essere della mente inerente al corpo". Nella clinica, a partire dall'osservazione del bambino fino ad arrivare ai quadri patologici si può osservare come la tendenza all'espressione estetica sia una forma primaria di necessità adattiva. L'arte, prima di essere uno strumento comunicativo, ha la funzione ecologica di costruire spazi esperienziali virtuali, ambienti extraterritoriali, inframondi in cui il corpo acconsente metamorfosi, collauda processi trasformativi, esperimenta segni in cui rappresentarsi.

Riccardo Marco Scognamiglio si è formato come psicoanalista all'Ecole de la Cause Freudienne a Parigi e nel 1996 ha fondato a Milano l'Istituto di Psicosomatica Integrata, che svolge attività di terapia, ricerca e formazione attraverso modelli innovativi nell'ambito della relazione mente-corpo, in collaborazione con diversi gruppi di ricerca universitari, nazionali e internazionali. È docente di diverse scuole internazionali di tecniche corporee e professore a contratto presso il corso di Laurea specialistica in Psicologia Clinica e Neuropsicologia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Il suo background nel campo dell'arte comprende una laurea in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo (DAMS) all'Università di Bologna con una tesi in Filosofia Estetica. Ha inoltre studiato Composizione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano con Giacomo Manzoni e Analisi Musicale con Marco De Natale, perfezionandosi in Composizione con Sylvano Bussotti alla Scuola Musicale di Fiesole. Nel 1984 ha fondato all'Università di Bologna, per la prima cattedra in Italia di Psicologia delle Arti, il Laboratorio di Psicoanalisi Applicata/Implicata, che ha diretto fino al 1998.

Venerdì 13 dicembre 2013, ore 18.00
Palazzo della Permanente, via Filippo Turati 34, Milano
Tel. +39 026551445
Fax +39 026590840
info@lapermanente-milano.it
Ingresso libero

Claudia Amato

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