Varese – Trasformare i rifiuti elettronici in una risorsa culturale e simbolica: è questo l’obiettivo di “Terra Rara”, l’installazione artistica visitabile fino all’11 gennaio negli spazi al piano terra di Palazzo Estense. L’opera nasce all’interno dell’omonimo progetto promosso dal consorzio Ecolight in collaborazione con il Comune di Varese, con la curatela di Karakorum Impresa Sociale e il sostegno di Impresa Sangalli e Fondazione Molina.
Protagonista del progetto è l’artista Livia Paola Di Chiara, che ha realizzato un’installazione temporanea selezionando pezzi tra gli oltre cinque quintali di rifiuti elettronici raccolti durante le attività territoriali. Piccoli elettrodomestici, smartphone, caricabatterie e dispositivi non funzionanti sono stati selezionati, puliti e assemblati per dare forma a un’opera che racconta una vera e propria cosmogonia tecnologica.
Al centro dell’installazione prende forma un pianeta compatto di RAEE che progressivamente si espande in una costellazione di oggetti, simbolo di un’evoluzione possibile: quella che porta “dallo scarto alla possibilità”, come sottolinea la stessa artista. Materiali spesso dimenticati nei cassetti delle case vengono così recuperati e reinterpretati, acquisendo un nuovo valore simbolico e ambientale.
L’iniziativa non si limita alla dimensione artistica, ma intende sensibilizzare il pubblico sull’importanza del corretto conferimento dei rifiuti elettronici e sul loro potenziale rientro nei cicli produttivi. Al termine dell’esposizione, infatti, l’installazione verrà smontata e tutti i materiali utilizzati saranno avviati al corretto trattamento di recupero.
“Terra Rara” diventa così un esempio concreto di come arte, sostenibilità e responsabilità ambientale possano dialogare, trasformando ciò che è considerato rifiuto in una risorsa per la comunità e per il futuro.









