Una delle opere in mostraUna delle opere in mostra

Sarà Alfredo Caldiron il prossimo protagonista alla Cascina dell'Arte di Busto Arsizio dal 28 aprile al 13 maggio. Nato a Conca d'Albero di Correzzola (PD) nel 1939, Alfredo Caldiron vive ed opera a Borgo Ticino, in provincia di Novara. Le sue prime opere pittoriche riescono nella difficile impresa di coniugare l'aspetto prettamente geometrico, con cui vengono rappresentati paesaggi e figure, con quello cromatico caratterizzato da tinte tenui e colori pastello. La sintesi di questi due elementi permette all'osservatore di catturare una realtà priva sì di volumetria ma ugualmente armoniosa ed elegante.

L'esperienza artistica di Caldiron ha poi un primo riscontro con il pubblico in un periodo che possiamo collocare tra gli anni '60-'70. Ma la prima e vera evoluzione del pittore avviene attorno agli anni '80 quando le sue opere abbandonano la forse troppo cruda e sterile geometria che le caratterizzava per orientarsi verso un parziale recupero del figurativo pur sempre mantenendo uno stile informale.
E' in questa nuova ottica che i paesaggi e le nature morte appaiono diverse, l'esecuzione e il segno sono più rapidi mentre i colori assumono toni più vivaci, quasi a conferire dinamicità, e al contempo uniformità, alla narrazione. E se nelle sue opere della metà degli anni '90 prende piede un nuovo temperamento artistico che lo avvicina ad un astrattismo informale in cui colore e segno regnano incontrastati, sul finire degli anni '90, si nota ancora l'evoluzione di un artista che si lascia attrarre da nuove ed inesplorate sintesi interpretative.
Il colore diventa materia e sembra rinunciare al bidimensionale, preferendo una resa ed un effetto tridimensionale, mentre l'astratto si fonde con l'informale e l'informale con il figurativo in un percorso in cui i tre elementi dell'universo (acqua, cielo e terra) risultano essere dominanti nelle sue opere.

L'impatto visivo prodotto dall'uso materico del colore,

La Cascina dell'Arte e Busto ArsizioLa Cascina dell'Arte e Busto Arsizio

che segna questi dipinti di Caldiron, conferisce alla tela atmosfere uniche e senza precedenti mentre le spatolate di colore, producendo l'effetto di reticoli ottici, solchi, graffi netti e corposi, conferiscono alla superficie del dipinto un aspetto corposo e volumetrico.

Barbara Zanola ha recentemente notato come l'artista, che negli anni ha dimostrato un eccellente eclettismo compositivo cimentandosi in sempre nuove e stimolanti imprese creative, sia approdato in un momento successivo alla ceramica, materia duttile ed arrendevole che ben si presta all'ostinato e deciso intervento del suo modellatore. "Cartoccio" è il titolo evocativo dell'ultima sua fatica, una reinterpretazione in chiave scultorea del tradizionale contenitore per caldarroste. Realizzato in ceramica Raku, il manufatto di Caldiron stupisce proprio per la sua forma, decisamente stravagante per essere un "vaso" ma con tutti i requisiti dell'opera d'arte. Originale è la scelta del cono rovesciato, geniale l'intenzione iniziale di sfida alla forza di gravità con un oggetto incapace di equilibrio autoreferenziale, efficace e razionale la scelta di affidare ad una base in Marmo nero d'Africa il sostegno dell'intera creazione.

L'intensa e recente attività artistica di Caldiron, che ha caratterizzato tutto il 2010, è la chiara dimostrazione di una personalità sempre inquieta ed appassionata, mai prevedibile o scontata, che si lascia costantemente travolgere da nuove occasioni di ricerca, alla scoperta di moderne soluzioni formali ed espressive.
Foriere di nuovi stimoli e nuove emozioni, queste occasioni di ricerca sono necessarie all'arte di Caldiron perché rappresentano quel patrimonio personale ed esperienziale pronto a riversarsi nelle proprie opere.

…tela e altri colori – Mostra personale di Alfredo Caldiron
Dal 28 aprile al 13 maggio 2012
Busto Arsizio, Associazione Cascina dell'Arte, via Vespri Siciliani 7
Inaugurazione: 28 aprile, ore 17.30
Orari: da giovedì a domenica, dalle 16.00 alle 19.00