I restauratori all'opera sullo stendardo di SamarateI restauratori all'opera sullo stendardo di
Samarate

Questa sera verrà presentato lo stendardo restaurato di Samarate – L'attesa ottiene sempre un premio e ora, dopo un lungo e delicato restauro, il prezioso vessillo processionale della chiesa di Santa Maria della Purificazione (in località San Macario) torna a casa dopo la trasferta toscana. Da Prato risale alle "sponde di Lombardia" lo stendardo seicentesco, preso in carico e curato dal Consorzio Artigiano "Tela di Penelope" che, costituito nel maggio 2002, rappresenta un bellissimo esempio di imprenditoria femminile altamente specializzata e qualificata anche perché la "textile conservation" è parte di un progetto nato e sviluppato in seno al Museo del Tessuto di Prato.

La chiesa e i suoi fili d'oro – L'opera finemente intessuta risale alla fine del Seicento; non si sa dove venne eseguito (il ricamo, forse, è un'opera di Suore di un Convento di Lonate Pozzolo, presumibilmente eseguito su disegno del Fiammenghino). Presenta, in un capolavoro di fili dorati e colori ora ripristinati nella loro brillantezza, l'immagine della Vergine Addolorata trafitta dalle sette spade e, sul fronte opposto, l'immagine di San Macario. Sullo stendardo è stata eseguita una pulitura per aspirazione dello sporco superficiale su entrambi i lati, sia sulla seta dipinta che sui ricami in filo metallico. In seguito, lo strato pittorico è stato consolidato e la superficie, irregolare, è stata distesa. Nelle lacune presenti della parte pittorica sono stati inseriti supporti in seta, ancorandoli sotto lo strato pittorico lungo i bordi. Ora il capolavoro d'arte, dopo l'operazione di ricomposizione che, in qualche aspetto, può essere paragonata all'altrettanto difficile e delicato restauro di libri e manoscritti antichi, verrà debitamente conservato e potrà tornare ad essere ammirato.