Federica GalliFederica Galli

La città di Legnano vive con commozione la notizia della scomparsa di Federica Galli (Soresina, 1932-Milano, 2009), l'artista lombarda che lo scorso anno l'Amministrazione ha voluto insignire della cittadinanza benemerita. Alla Galli, l'inciditrice tanto amata da Giovanni Testori, era stata dedicata una grande antologica nel 2003 a Palazzo Leone da Perego, in occasione dell'uscita del catalogo ragionato dell'opera. Nel maggio del 2008 l'artista aveva donato alla città le "39 vedute di Venezia", la cartella incisoria considerata il suo capolavoro, costituendo il primo nucleo della collezione d'arte contemporanea legnanese. Fin dalle prime esposizioni cittadine, la Galli aveva seguito l'attività culturale di Legnano, contribuendo all'organizzazione di mostre come la monografica di Käthe Kollwitz o quella di Varlin, due autori da lei molto amati. La Galli, insieme e prima di altri importanti artisti contemporanei, ha creduto nel progetto espositivo di Legnano, segnando con la sua stessa discreta presenza alcuni momenti fondamentali della crescita culturale e organizzativa del progetto SALe (Spazi Arte Legnano).
L'Amministrazione e lo staff di SALe per onorare la memoria di questa illustre artista, amica, e sostenitrice, hanno deciso di dedicarle la prossima mostra primaverile incentrata sull'opera grafica di James Ensor (aprile 2009), una delle sue grandi passioni artistiche.

Una veduta di VeneziaUna veduta di Venezia

Federica Galli nasce a Soresina (Cr) nel 1932, si trasferisce a Milano dove frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera per poi approfondire lo studio della storia dell'arte nelle regioni del Veneto, della Tocana e dell'Umbria. L'incontro con l'ars incisoria avviene tramite il diretto contatto con le opere di Dürer, Brueghel e Rembrandt. La sua prima acquaforte, Il paese dell'Alberta risale al 1954, il definitivo abbandono della tecnica pittorica al 1963. Questa data segna l'inizio di una brillante carriera espositiva in Italia e in campo internazionale (Londra, Parigi, Pechino, Atene). Sul suo lavoro sono stati pubblicati libri e saggi dai più qualificati critici, tra i quali Mario De Micheli, Alberico Sala, David Landau (Università di Oxford), Giovanni Testori, Mina Gregori, Carlo Bo, Roberto Tassi, Daniel Berger (Metropolitan Museum di New York), Gian Alberto Dall'Acqua. L'artista si dedica esclusivamente ai paesaggi e alla natura che ci circonda; lavorando su diversi cicli tematici e spaziando tra scorci di Milano, Torino, Venezia e altre città italiane, a suggestive immagini della nostra pianura, a luoghi da lei visitati, per poi sfociare nell'ultima importante fase degli alberi monumentali. Nel 2003Palazzo Leone da Perego di Legnano gli dedica un'ampia monografica: occasione in cui viene presentato il catalogo generale delle opere incise curato da Fragonara. Nel 2008, a Monza, gli viene dedicata la più grande antologica, con quasi 200 pezzi, a cura di Flavio Arensi. Nello stesso anno dona alla città di Legnano le "39 vedute di Venezia", il suo capolavoro incisorio, e una selezione di grafiche dedicate agli alberi alla città di Monza.
Federica Galli muore a Milano il 6 febbraio 2009.