Ha inizio nel lontano 1663 la storia della Biblioteca di Como, quando Francesco Benzi destinò al Collegio dei nobili giureconsulti della città il proprio patrimonio librario per la creazione di una biblioteca di uso pubblico e di una rendita per il suo mantenimento e ampliamento. Divenuta proprietà del comune per effetto del decreto della Repubblica Cisalpina incominciò ad acquisire i fondi librari delle corporazioni religiose soppresse e per tutto il corso del secolo ricevette donazioni e intere collezioni, come quella di libri rari del dottor Francesco Mochetti, le donazioni Mondelli, Silva e Pogliani.
Oggi conta un patrimonio di oltre 164.000 volumi e per festeggiare i 350 anni dalla fondazione ha preso il via un lungo ciclo di conferenze.

Martedì 19 novembre, Federico Macchi, bibliofilo ed esperto di legature antiche, illustrerà l'importanza dell'arte della legatura nei secoli, attraverso esemplari rari e di pregio conservati nei fondi antichi della Biblioteca. Le legature costituiscono la memoria dell'evolversi nel tempo dell'abilità manuale e ornamentale delle coperte. Per dare lustro ai libri, nel corso dei secoli, le legature hanno assunto stili differenti: severe le legature del periodo tardo gotico provviste di un decoro a secco, dorati i decori rinascimentali, fastosi i decori barocchi a ventaglio, romantici gli ornamenti ottocenteschi.

Federico Macchi (Milano, 1959) a partire dal 1994 ha lavorato al censimento delle legature storiche della Biblioteca nazionale Braidense di Milano, di cui ha redatto il catalogo (2002). Nel 1999 ha curato per la biblioteca Trivulziana una mostra di legature dei secoli XVI-XIX, presenti in una collezione privata. Collabora con la Biblioteca nazionale di Berlino, la Bibliothèque du Musée Condè di Chantilly (Parigi) e la British Library di Londra.

"Vestiti per incantare. Legature preziose della Biblioteca di Como"
Martedì 19 novembre, ore 21.00
Biblioteca Comunale, piazzetta Venosto Lucati 1, Como
Ingresso libero
Tel. 031/252850 – biblioteca@comune.como.it