Il docu-film “Poesia che mi guardi” realizzato dalla regista Marina Spada narra alcune fasi salienti della vita della poetessa Antonia Pozzi.

Nata nel 1912, da famiglia agiata, in una delle zone più esclusive di Milano, la poetessa pone i primi sguardi sui luoghi della sua quotidianità.

Il salto temporale messo in atto dalla regista, affronta l’avvento delle nuove generazioni sul palcoscenico cittadino, impegnate ad esprimere una nuova idea di creatività come la “poesia da muro”.

L’aspetto domestico è documentato da filmati in bianco e nero girati in famiglia negli anni Trenta.

Il primo sconvolgente amore si manifesta nei riguardi del suo professore di latino e greco, al Liceo Manzoni di Milano. Un amore tormentato e contrastato dalla famiglia.

Nel 1930 si iscrive alla facoltà di lettere e filosofia dove saranno suoi compagni figure come Renzo Paci, Vittorio Sereni, Alberto Morandini, Remo Cantoni e Dino Formaggio, tutti allievi del filosofo Antonio Banfi, docente di estetica.

Cambi di scena portano ai luoghi frequentati dalla poetessa come la Biblioteca Braidense, i salotti della Milano bene e fuori città le Dolomiti, Chiaravalle e Pasturo dove la famiglia prende casa e che sarà considerato dalla poetessa luogo del cuore.

A tale parentesi fa da controcanto la realtà milanese di piazzale Corvetto che Antonia Pozzi visitava con l’amica Lucia venendo a contatto con una quotidianità impregnata di povertà, malattie, sfratti.

Strani bambini che quasi non urlano” scriverà il 21 febbraio 1938.

Il confronto con la realtà si fa sempre più impietoso con l’avvento delle leggi razziali. Dovrà fare i conti con il delirio fascista. L’amico fraterno Paolo Treves è costretto a rifugiarsi a Londra con il fratello e la madre.

Il 3 dicembre 1938 Antonia Pozzi si sdraia sull’erba compiendo la scelta estrema.

Mauro Bianchini

“Poesia che mi guardi” – Regia Marina Spada, sceneggiatura Simona Confalonieri, Marella Pessina, Marina Spada. Musiche originali Tommaso Leddi. Il film è reperibile su più piattaforme. Antonia Pozzi, opere complete ed. Ancora