
Verbania – Si intitola “Natura Amphibia (2005-2025)” la nuova personale di Andrea Pescio, da poco inaugurata al Museo del Paesaggio e allestita in due sedi: Casa Ceretti – Laboratorio per l’Arte (via Roma 42) e Palazzo Viani Dugnani (via Ruga 44). Curata da Susanna Borlandelli, l’esposizione ripercorre vent’anni di lavoro realizzato con la sola penna BIC, su tela e cuoio, anche di grande formato. Un universo visionario popolato da creature acquatiche, figure femminili mitiche e simboli naturali. A Casa Ceretti si possono ammirare circa venti opere, tra cui l’inedito Studio per Baby Gang. A Palazzo Viani Dugnani sono esposte quattro grandi tele. La mostra è accompagnata dalla monografia Andrea Pescio, a cura di Raul Capra (Italgrafica), disponibile in sede e alla Libreria Alberti 1954 a Verbania Intra. L’esposizione è visitabile sino al 7 settembre nei seguenti orari: Orari di apertura: Casa Ceretti da mercoledì a domenica, dalle 15 alle 20. Palazzo Viano Dugnani tutti i giorni dalle 10 alle 18, chiuso il martedì.
Milano – Prosegue a Palazzo Morando – Costume Moda Immagine “Pippa Bacca: innesti”, mostra che celebra l’artista milanese scomparsa nel 2008 durante la performance Sposa in viaggio. Curata da Mirco Marino e Rosalia Pasqualino di Marineo, l’esposizione rientra nel programma della Milano Art Week e presenta circa cinquanta opere, alcune mai esposte prima, inserite nel percorso del museo e tra gli arredi storici dell’appartamento Morando.Tra collage, fotografie e installazioni, il pubblico potrà ritrovare i temi centrali dell’opera di Pippa: viaggio, femminilità, mito. L’abito da sposa identico a quello indossato durante la performance è esposto nella Sala dell’Olimpo. Il percorso è arricchito dalle immagini del tragitto verso Gerusalemme e dall’installazione luminosa To shine (to Pippa) di Cosimo Piovasco di Rondò, omaggio all’artista e all’amicizia che li univa. La mostra che intreccia arte e memoria, all’insegna del coraggio e dell’incontro tra culture sarà visitabile sino al 7 settembre nei seguenti orari: da martedì a domenica, 10 – 17.30.
Milano – Non è solo una mostra, ma un invito a sedersi e riflettere: “Suppergiù 60 sedie in 60 anni” racconta la passione di Vico Magistretti per l’oggetto più semplice e più difficile del design. Fino al 26 febbraio 2026, la Fondazione studio museo Magistretti di via Vincenzo Bellini, celebra il noto architetto e designer con un’esposizione curata da Luca Poncellini, che riunisce 66 sedie progettate nell’arco della sua lunga carriera. Il percorso si articola in due sezioni: una timeline con disegni originali e fotografie delle sedie, e una selezione di modelli fisici da provare, accanto a taccuini che svelano retroscena progettuali, intuizioni, sfide produttive, revisioni e anche beghe legali. La mostra è un racconto corale, fatto di oggetti e appunti, che restituisce la visione di Magistretti come innovatore instancabile del design italiano e internazionale. Orari di visita: martedì dalle 10 alle 18, giovedì dalle 14 alle 20.
Milano – Il nuovo spazio espositivo di Palazzo Citterio, riaperto al pubblico il 7 dicembre come parte della Grande Brera, ospita Once Again, il progetto site specific firmato da Chiara Dynys e curato da Anna Bernardini. L’installazione, allestita nella suggestiva sala ipogea Stirling, si presenta come una monumentale “macchina” visiva e sonora: tre rulli prospettici rotanti, lunghi dieci metri e larghi dodici, simulano il moto ipnotico delle onde che si infrangono su una battigia immaginaria. Tra suggestioni barocche e richiami nietzschiani all’eterno ritorno, l’opera invita il pubblico a immergersi in un’atmosfera sospesa tra reale e artificiale, sogno e percezione. Completano il percorso una traccia luminosa mobile a 360° che trasforma la colonna centrale della sala in un faro simbolico, e l’installazione Blue Gate, una porta luminosa in vetro bianco argentato evoca un passaggio, un nuovo inizio. Fino al 7 settembre. Orari di apertura: da giovedì a domenica, dalle 14 alle 19.
Milano – Nell’ambito della 24ª edizione della manifestazione Inequalities, allestita alla Triennale e dedicata al tema delle disuguaglianze sono ospitate 10 mostre, 8 progetti speciali e 20 partecipazioni internazionali. Tra queste esposizioni anche “Atlante del mondo che cambia”. La mostra invita a riscoprire la geografia come strumento indispensabile per leggere le trasformazioni globali, in un’epoca in cui la storia accelera e la realtà si modifica a velocità inedite. Attraverso una selezione di mappe – antiche, contemporanee e concettuali – si esplorano temi urgenti come la moltiplicazione dei conflitti, le disuguaglianze economiche, i flussi migratori, la crisi climatica e le questioni di genere. Il percorso mette a confronto le differenti visioni geopolitiche di Stati Uniti, Russia, Cina ed Europa, evidenziando come ciascuna area interpreti e rappresenti il presente in modo differente. Atlante del mondo che cambia è visitabile fino al 9 novembre. Orari al pubblico: martedì – domenica 10.30 – 20. (ph. Delfino Sisto Legnani, DSL Studio)
Milano – E’ un tuffo nell’arte che ha cambiato il Novecento Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg, la mostra in corso alle Gallerie d’Italia fino al 5 ottobre, a cura di Luca Massimo Barbero. Attraverso oltre sessanta opere, il percorso esplora la stagione della grande sperimentazione tra gli anni Sessanta e Settanta. Si parte dalle innovazioni radicali di Lucio Fontana, Piero Manzoni e Yves Klein, che segnano la rottura con l’arte tradizionale in Europa. Ampio spazio è dedicato al Minimalismo americano, raramente esposto in Italia, e al dialogo tra Arte Povera e Pop Art, fino a toccare le prime evoluzioni concettuali degli anni Ottanta. Un omaggio speciale, nel centenario della nascita, celebra Robert Rauschenberg con una selezione di opere provenienti dalla Collezione Agrati, allestite nel Salone Scala. La mostra è visitabile martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, 9.30–19.30; il giovedì 9.30–22.30. (ph Maurizio Tosto).
Milano – Prosegue fino al 14 settembre al Castello Sforzesco la mostra Di terra e di fuoco. Sculture di Giuseppe Spagnulo, allestita lungo il percorso del Museo delle Arti Decorative (sala XXXI). Promossa dal Comune in collaborazione con la Regione Puglia, l’esposizione mette in dialogo due territori uniti da radici culturali profonde attraverso l’opera di uno dei più originali scultori italiani del secondo Novecento. A cura di Lia De Venere e Fiorella Mattio, la mostra propone dodici sculture in terracotta che incarnano il linguaggio materico e gestuale di Spagnulo, accostate alle maioliche a lustro di Arturo Martini e Pietro Melandri, maestri del rinnovamento ceramico del XX secolo. Tra forme ferite, superfici vibranti e un dialogo continuo tra spazio e materia, Spagnulo restituisce alla ceramica la sua forza primitiva e la sua contemporaneità, fondendo tradizione e ricerca con sorprendente potenza espressiva. L’esposizione è visitabile sino al 14 settembre da martedì a domenica dalle 10 alle 17.30.
Desenzano – Al Castello prosegue la mostra Mondo Futurista, un omaggio al celebre scritto Universo Futurista di Giacomo Balla (1918) e al movimento che ha rivoluzionato l’arte e il pensiero del Novecento. L’esposizione, curata da Giordano Bruno Guerri e Matteo Vanzan, propone un percorso di 50 opere tra oli, disegni, tecniche miste, manifesti e sculture, tracciando un arco temporale che va dal 1901 al 1943. Il dinamismo, l’energia e la tensione verso la modernità, da Marinetti a Balla, da Previati a Di Bosso, si confrontano con gli ambienti medievali del Castello, creando un suggestivo dialogo tra tradizione e innovazione. La mostra che racconta il Futurismo non solo come corrente estetica, ma come rivoluzione culturale capace di influenzare arti visive, musica, teatro e vita quotidiana rimarrà in calendario sino al 26 ottobre. Orari al pubblico: da martedì a domenica, 10 – 18.30.
Domodossola – I Musei civici “Gian Giacomo Galletti” a Palazzo San Francesco ospitano sino all’11 gennaio 2026 i una grande mostra dedicata all’arte del Novecento dal titolo “Fuori dai confini della realtà. Tra Klee, Chagall e Picasso. Il percorso espositivo, curato da Antonio D’Amico, Stefano Papetti e Federico Troletti, esplora il periodo tra le due guerre e gli anni Sessanta, con opere inedite di artisti come Pablo Picasso, Paul Klee, Marc Chagall, Osvaldo Licini, Fausto Melotti e Gastone Novelli. La mostra indaga il superamento dei vincoli razionali attraverso forme artistiche che valorizzano la dimensione spirituale e liberatoria oltre l’apparenza del visibile. Il confine tra Italia e Svizzera, luogo storico di scambi culturali, si fa così cerniera fertile per un dialogo artistico tra tradizione e innovazione. La mostra è parte integrante della 5ª edizione della rassega Italo-Svizzera, in programma a Domodossola dal 13 al 22 settembre 2025. Orari al pubblico: fino al 31 agosto: mercoledì-domenica 10-13 / 15-18; successivamente, giovedì-domenica 10-13 / 15-18. Dal 1° ottobre all’11 gennaio 2026 giovedì, venerdì, sabato e domenica 10-12 / 15-18
Varese – Prosegue a Villa Panza “Sere FAI d’Estate”, l’appuntamento che unisce arte contemporanea, natura e aperitivi al tramonto in uno dei luoghi simbolo del Fondo per l’Ambiente Italiano. Fino al 19 agosto, ogni martedì sera dalle 18 alle 22, il pubblico potrà vivere un’esperienza unica tra atmosfere suggestive con visite guidate, installazioni d’arte e momenti di relax nel parco. Nell’occasione sarà possibile visitare anche la mostra temporanea “Un altro sguardo. Opere dalla Collezione Gemma Testa”, affiancata dalla collezione permanente di arte contemporanea site-specific, che al tramonto si trasforma in un dialogo visivo sempre nuovo. Le visite guidate, alle 19 e alle 20.30, offrono un’immersione nelle opere e nei giochi di luce che rendono unico ogni percorso. A completare la serata, un aperitivo al tramonto disponibile sia in modalità picnic nel parco sia servito al tavolo nel dehors (su prenotazione). L’iniziativa coinvolge 30 Beni FAI in 14 regioni italiane, con oltre 400 appuntamenti fino a settembre. Prenotazioni: fondoambiente.it o al numero 0332 242199.









