Como ospita, presso lo spazio pubblico di San Pietro in Atrio, RIFLESSIONE INTERATTIVA mostra pubblica di Vincenzo Marsiglia, a cura di Chiara Canali, realizzata con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Como, il contributo di Bonioni Arte di Reggio Emilia e l'organizzazione dell'Associazione Culturale Art Company.
Vincenzo Marsiglia, artista poliedrico e multimediale, già affermato in Italia attraverso esposizioni personali e collettive in Musei e collezioni come il MART di Rovereto, Palazzo Collicola di Spoleto e il Museo Piaggio di Pisa, e in ambito internazionale a seguito della personale a Parigi e delle partecipazioni alle fiere di Colonia e Amburgo, in quest'occasione fa il punto sulle ricerche maturate negli ultimi anni.

Il modus operandi dell'artista è caratterizzato, ormai da un decennio, dalla ripetizione sistematica e differente di una "STELLA A QUATTRO PUNTE", vero e proprio logo, utilizzato in composizioni seriali e astratte, ritmiche e modulari, pittoriche e scultoree, su tela, tessuti, feltro e contemporaneamente su specchi polarizzati, ceramica, marmo.
La "stella a quattro punte" rappresenta il segno distintivo dell'autore, la sua unità di misura o UM (Unità Marsiglia) e diventa un vero e proprio significante che trascende qualsiasi significato simbolico e, in ultima analisi, qualsiasi narrazione, e si concentra unicamente sull'attivazione di nuove configurazioni e strutture estetiche, in relazione e a diretto contatto con lo spettatore.

La novità che Marsiglia propone nella recente produzione, consiste nell'utilizzo di mezzi tecnologici all'interno di quadri elettronici interattivi che inglobano uno schermo video dotato di webcam collegata a un programma di rielaborazione delle immagini e a delle applicazioni appositamente studiate per iPad, attraverso le quali il pubblico entra a far parte della texture digitale dell'opera come elemento attivo e performante.

Il dialogo tra corporeità segnica e materica e incorporeità tecnologica nell'opera di Marsiglia si concretizza nella mostra di Como, dove l'artista dispone ambienti fisici e al contempo interattivi: una stanza a tema "barocco" costituita da specchi polarizzati interattivi con cornici barocche e i vasi in ceramica albisolese di "Pharmacy Star Story"; una stanza con il tema della "pietra" dove è presente una scultura in ardesia nera ("Star Stone") formata da 15 elementi esagonali con incisioni geometriche a creare una mappa stellare; un bassorilievo in marmo bianco di Carrara di un origami e una lastra in alabastro lavorato sovrapposta a iPad, sempre contraddistinta in superficie dalla stella a quattro punte.

Prosegue il percorso una stanza con il tema della riflessione interattiva dove protagonista è l'installazione "Mirror of introspection", già presentata a Karlsruhe, che si compone di 9 specchi intagliati più un elemento in feltro su cui è proiettata l'immagine del fruitore che viene intercettata da webcam e rielaborata in una tessitura di stelle digitali, pixel colorati e rumori animati tramite l'applicazione per iPad "Interactive star app". A completare questo ambiente l'opera, sempre interattiva, "Vanity Star" creata da due specchi polarizzati con stelle pulsanti e uno intagliato che nascondono uno schermo lcd con webcam e un programma di rielaborazione delle immagini mediante il quale il pubblico si "rispecchia" nell'opera. Lo spettatore entra così a far parte del lavoro e ne varia la versione cromatica operando un'interferenza visiva e diventandone co-autore per il tempo che si pone di fronte ad essa.

Vincenzo Marsiglia (Belvedere Marittimo (CS), 1972) parte dall'unitarietà stilistica di un simbolo grafico semplice, che viene declinato per mezzo di tecniche sempre diverse, divenendo quasi un pretesto iconico per sperimentare il circostante e tutte le sue possibilità. Nel 2010 vince il premio Limen a cura di Giorgio Di Genova a Vibo Valentia. Nel 2011 partecipa alla 54° Biennale di Venezia presentando al Padiglione Italia di Torino l'opera "Baroque Ambient" e al Padiglione Italia di Milano l'opera "The collector room". Il suo lavoro è presente in prestigiose collezioni e in diversi musei italiani.
Per citarne qualcuno: Museo d'arte contemporanea M.A.C.A.M di Maglione Torino, Casa del Console – Museo d'Arte Contemporanea Calice Ligure Savona, MART di Trento e Rovereto – Collezione Vaf, Castello di Rivara – Centro Arte Contemporanea di Torino, MAON di Cosenza. Tra le ultime esposizioni del 2012 ricordiamo la personale alla Galerie Charlot di Parigi, alla Galleria Emmeotto e a Palazzo Collicola di Spoleto e, nel 2013, alla Galleria Guidi & Schoen di Genova. Nel 2014 presenta un progetto personale per lo stand della galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia in occasione di ArteFiera a Bologna. Vive e lavora tra Alassio (SV) e Soncino (CR).