Intra – Come città micenee arroccate su altipiani, le sculture di Claudio Borghi, pervase da bianco candore tendono a una assolutezza spazio – temporale quale rimando  a quelle forme di cultura secolare tali da regolare i codici del linguaggio, coordinate percettive, empiricità del fare, non disgiunti dal libero fantasticare.

Come un Efesto forte di una téckne acquisita nel tempo e in continuo moto creativo Borghi forgia materiali di differente natura, li unisce, ne compone le forme non dimentico, al pari di un demiurgo, come ogni atto creativo viva e palpiti se in esso è stata instillata l’anima.

Non a caso i titoli che accompagnano “L’intorno delle cose, a cura di Lorenzo Fiorucci dicono di scenari e luoghi come “Pianura”, “Piazza”, “Paesaggio alto”, a suffragare l’urgenza di continue percorrenze e allo stesso tempo di appartenenze a intrinseche spazialità.

Il rimando mitologico e letterario aleggia su tutta l’opera di Borghi, ma sempre scevro da empirica classicità, in modo da stabilire tra l’eco del rimando accademico e l’oggettività dell’opera una distanza entro la quale si fonda la peculiarità del suo lavoro.

Attraverso una costante azione di sintesi l’artista definisce strutture,  superfici, proporzioni e misure in modo che le distinte funzioni assumano consistenza nel momento in cui si va a stabilire un rapporto tra ciò che si vuole rappresentare e ciò che si intende trasmettere.

Claudio Borghi – “L’intorno delle cose” – Intra, Art Gallery, Via del Freschetto 22. Fino al 11maggio. Orari: giovedì, venerdì, sabato 10-12/15,30-19,30;. Domenica 15,30 – 19,40

 

Mauro Bianchini